I Mussi volanti vincono il derby e portano a casa il sesto risultato utile consecutivo
Il derby si sa, è una gara speciale, che non ammette un pronostico né una squadra favorita rispetto all’altra. Troppi fattori scendono in campo nella stracittadina e anche oggi, almeno nel primo quarto d’ora era partito decisamente con grande piglio il team con meno punti in classifica. Ecco allora che, proprio come i focosi sostenitori della Scala, il match si accende al 5’ quando Verde, dopo un tentativo di Cerci e una respinta di Sorrentino, insacca il gol dello 0 a 1. Tanto Hellas, poco Chievo nella prima parte della partita, ma il derby è ancora lungo e c’è ancora tempo per ingranare. Infatti, proprio come un diesel, la macchina della Diga, ormai ben rodata, dopo un’occasione al 15′, andata a vuoto con Birsa, sfrutta il calcio di punizione, regalato da un agitato Zuculini, andando al gol al 23′ con un affamato Inglese, che con uno stacco imperioso la schiaccia dentro di testa. Parte il momento Chievo, che continua a spingere e a creare occasioni su occasioni, finché al 29’ Zuculini commette, su Hetemaj, un altro fallo evidente in area, davanti agli occhi dell’arbitro, che decreta immediatamente il calcio di rigore ed estrae il cartellino giallo per il centrocampista di Pecchia. A batterlo è sempre Roberto Inglese, che non si lascia sfuggire nemmeno questa ghiotta opportunità, infilando la palla nell’angolino alla destra del portiere, ed è subito 2 a 1. Al 38’ un lampo per l’Hellas, che con Cerci cerca il pareggio di testa su traversone profondo di Fares, ma non trova lo specchio. Al 40’ Zuculini non si risparmia e commette l’ennesimo fallaccio, stavolta da dietro su Birsa. Il direttore di gara Abisso ritiene giusto il secondo giallo: espulso il giocatore dell’Hellas, che lascia la squadra in dieci. Il calo fisico e mentale dei mastini, fa emergere ancora di più gli avversari che al 45’ con Inglese tentano il terzo gol su un bellissimo cross di Cacciatore, purtroppo senza risultato. Dopo due minuti di recupero l’arbitro manda le due squadre a riposare.
All’inizio del secondo tempo l’Hellas spinge di più e al 54’, Gamberini concede la grande occasione agli ospiti: dopo aver consultato il Var, Abisso fischia un fallo di mano in area, da parte del difensore clivense, è rigore e a batterlo è Pazzini, che non sbaglia e pareggia, 2 a 2. Al minuto 62, cambio importante per il Chievo che schiera Capitan Sergio Pellissier, uomo simbolo di questa società, del calcio italiano e di questo match. Dopo appena dieci minuti, l’intramontabile numero 31 arpiona rocambolescamente la palla e segna il gol del vantaggio, è 3 a 2. Gli undici di Maran mettono il turbo, per questo c’è bisogno di forze nuove e fresche, quindi altro cambio: fuori Inglese, dentro Stepinski. Il numero 9 della Diga sembra più carico che mai, tanto che all’86′ rifila all’Hellas il gol del 4 a 2, annullato per fuorigioco un minuto più tardi per richiamo del Var. Questo derby finisce 3 a 2 per il Chievo, che ha dimostrato ancora una volta di essere in ottima forma e di voler raggiungere in fretta la tanto sperata salvezza e magari, una volta agguantata, osare qualcosa in più…
Angela Coppola
Grande titolo e bellissimo articolo!! Forza Chievo