GHÈ CALDÓN (lo sappiamo)
Un conto, però, sono le “battute” per meglio digerire questa maratona di stress termico comunemente definita “estate“. Un altro è il coraggio e la responsabilità di gestirne gli aspetti meno “vacanzieri”. Antagonista del “fuoco” (l’avvocato del caldo) è l’acqua. Ché dovrebbe essere pubblica; molti meno sono i dubbi circa la sua importanza vitale.
Nell’ottica di una miglior gestione di questo bene, Acque Veronesi – attraverso un comunicato – ha chiesto a tutti i 77 comuni gestiti di emettere un’ordinanza per limitare l’utilizzo dell’acqua potabile.
Il perdurare delle condizioni meteorologiche con l’aumento delle temperature, effetti legati alla stagionalità – continua il comunicato – rendono necessarie l’adozione del provvedimento per garantire alla popolazione sufficiente quantità. L’ordinanza che avrà validità fino al 31 di agosto, salvo prolungamento dei tempi in relazione all’andamento meteorologico, dovrà vietare l’utilizzo di acqua per l’irrigazione di orti e giardini, per il lavaggio di automezzi, il riempimento di piscine, ecc., soprattutto nelle ore di maggior fabbisogno.
Altri utilizzi ai fini diversi potabili ed igienico sanitari, con moderazione, potranno avvenire dalle 21 alle 6.