Il 23 aprile 1616 a Stratford-upon-Avon moriva William Shakespeare e a Madrid Miguel de Cervantes, l’autore del “Don Chisciotte”. Verona li rievoca entrambi, a quattrocento anni dalla scomparsa, ma mentre il Bardo è sempre sulla cresta dell’onda nella città shakespeariana per antonomasia, il secondo ha ora la sua vetrina, grazie alla collaborazione tra l’Istituto Internazionale per l’Opera e la Poesia (IIOP) e l’associazione culturale italo spagnola (ACIS), nata grazie all’interesse del viceconsole onorario di Spagna a Verona. Dal 17 febbraio al 27 aprile è stato organizzato un vero e proprio viaggio nell’opera di Cervantes attraverso i cinque sensi, “En un lugar del Véneto…”, titolo della manifestazione nonché trasposizione geografica dell’incipit del Don Chisciotte “En un lugar de la Mancha…”. «Un percorso non accademico, comprensibile a tutti – ha spiegato la professoressa Anna Altarriba Cabrè, presidentessa dell’ACIS – perché tutti partecipino, chiedendosi quali sensazioni avesse provato lo scrittore: cosa vedeva, cosa sentiva, cosa mangiava…». L’ultimo appuntamento si tiene mercoledì 27 aprile, alle 18, all’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere (via Leoncino, 6 – Verona): “Il vino nell’opera di Miguel de Cervantes”, a cura di Felice Gambin, docente di Letteratura Spagnola (Università degli Studi di Verona), con intervento di Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola S.p.A e vicepresidente della Fondazione Masi.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Informazioni:
- I.O.P Istituto Internazionale per l’Opera e la Poesia
- Piazza Bra, 1
- 045-8078547
- [email protected]
- operapoesia.it
Alessandra Moro