Cerimonia per Sandro Ruffo, direttore del Museo di Storia naturale

 
 

Martedì 5 ottobre 2021 al Museo di Storia naturale di Verona si terrà la cerimonia di intitolazione della sala conferenze a Sandro Ruffo (1915-2010), direttore del museo dal 1964 al 1980; nel contesto, verrà anche presentato il volume a cura di Leonardo Latella “Storia naturale della città di Verona”.

Sandro Ruffo ha portato il museo di Verona tra i più importanti in Italia nell’ambito della storia naturale, conosciuto e stimato anche all’estero: dal riallestimento delle sale espositive subito dopo essere diventato direttore, alla partecipazione a progetti di ricerca di rilevanza nazionale e internazionale, incrementando contemporaneamente il numero di collezioni e di collaboratori, così Ruffo ha arricchito la cultura naturalistica e per questo motivo viene dedicata alla sua memoria la cinquecentesca sala conferenze nella sede sanmicheliana di palazzo Pompei.

Sandro Ruffo entra per la prima volta nel museo di Storia naturale nel 1930, all’età di 15 anni, per identificare un insetto trovato in riva all’Adige; da allora il rapporto con l’istituzione si fa sempre più stretto, elevandolo, negli anni del dopoguerra, a conservatore zoologo e, nel 1964, a direttore. Grazie alla profonda competenza, il “suo” museo si è trasformato in modello da imitare per l’intera museologia naturalistica italiana, in tempi in cui era ancora ferma ai criteri puramente ostensivi ereditati dall’Ottocento.

Convinto sostenitore del fatto che i musei per essere definiti tali devono assolvere alle tre fondamentali funzioni di didattica, conservazione e ricerca, durante il suo mandato ha profondamente rinnovato l’esposizione pubblica, ha enormemente incrementato le collezioni naturalistiche con progetti di ricerca mirati e ha stimolato un incredibile numero di naturalisti a studiare i materiali già depositati nelle collezioni. La sua attività promozionale della ricerca naturalistica, unita all’attenzione curatoriale, spinge ancora oggi valenti sistematici a depositare materiali e archivio bibliografico in quella sede divenuta punto di riferimento internazionale per specialisti.

Per la sua riconosciuta professionalità, l’Accademia Nazionale dei Lincei invita Ruffo, sul finire degli anni Sessanta, a presentare un progetto di massima per un Museo nazionale di Storia naturale e lo nomina socio corrispondente prima (1989), e nazionale poi (2002); è stato libero docente di zoologia dal 1952 e di entomologia dal 1958 al 1966 all’Università degli Studi di Modena. Al suo impegno si deve anche la fondazione dell’Associazione nazionale dei Musei scientifici, di cui è stato presidente dal 1973 al 1980, e della rivista “Museologia Scientifica”, diretta dal 1984 al 1996. Dal 1989 al 1993 è stato presidente del Comitato tecnico per la fauna sl Ministero dell’Ambiente. Nel 2007 gli è stata conferita dall’Università di Bologna la laurea ad honorem in Conoscenza e gestione del patrimonio naturale. Dal 1933 al 2014 ha pubblicato più di 360 lavori scientifici, oltre a testi di carattere divulgativo, pubblicazioni di museologia, didattica e studio dell’ambiente.

“Storia naturale della città di Verona” – Verona, per la posizione geografica, le caratteristiche climatiche, la presenza di un fiume e la storia, è estremamente diversificata dal punto di vista naturalistico; in essa vivono piante e animali, comuni con quelli di altre città in molti casi, mentre in altri si tratta di animali e piante unici delle aree urbane e periurbane veronesi. La vegetazione delle sponde e le acque dell’Adige, che attraversa la città con andamento meandriforme per tutta la sua lunghezza, la vicinanza delle aree boschive o a prato incolto delle colline e le profonde valli umide che le inframezzano, la presenza di aree verdi all’interno dei giardini storici e delle mura monumentali, fanno dell’area urbana di Verona un insieme di ambienti naturali e seminaturali di grande interesse naturalistico; per questo motivo si è pensato di raccogliere insieme i contributi dei tanti specialisti che da anni si occupano dei diversi aspetti della storia naturale. Al volume, curato da Leonardo Latella, hanno contribuito, infatti, più di 50 specialisti che hanno trattato, in 28 articoli per un numero complessivo di 340 pagine, tutti gli aspetti della storia naturale, dalla geologia alla preistoria, passando per la botanica e la zoologia. Particolare attenzione è stata rivolta, con dei contributi dedicati, alle aree protette nel comune di Verona e alla loro gestione.

Info cerimonia: martedì 5 ottobre 2021, ore 16. Ingresso consentito con green pass e mascherina, Museo di Storia naturale, palazzo Pompei – Lungadige Porta Vittoria, 9 – Verona.

Prenotazione obbligatoria entro il 5 ottobre, ore 13.
Segreteria didattica dei Musei Civici di Verona cooperativa “Le Macchine Celibi”
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16, il sabato dalle 9 alle 13.
tel. 045 8036353 – 045 597140
[email protected]

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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