“Una gestione fallimentare, quasi dilettantesca da parte del primo cittadino. Un mix tra inesperienza, arroganza e totale mancanza di coinvolgimento nei confronti della cittadinanza e mancanza di dialogo proficuo con le istituzioni. Il sindaco adesso piange lacrime di coccodrillo, definendosi amareggiato e preoccupato, ma le gravi responsabilità dell’esito di questa vicenda sono soprattutto sue”.
Sona Domani commenta i recenti sviluppi legati alla decisione da parte del Prefetto Demetrio Martino di trasferire il centro di accoglienza migranti dal capoluogo veronese al comune di Sona, nel paese di Lugagnano. Il gruppo consiliare del Comune dell’ovest veronese critica apertamente la gestione della problematica ritenendola l’ennesima dimostrazione dell’inadeguatezza del Sindaco Gianfranco Dalla Valentina.
“Da mesi denunciavamo pubblicamente come Sona Domani le criticità, le problematiche e la mancanza di ascolto e collaborazione di Dalla Valentina nei confronti della collettività, una gestione opaca e poco trasparente che ha fatto sì che i cittadini sonesi siano rimasti senza risposte concrete per lunghissimo tempo, senza nessuna informazione, in balia del silenzio imbarazzante e dell’immobilismo attendista del sindaco – affermano Katia Rigo e Mattia Leoni, rispettivamente coordinatrice comunale di Sona Domani e consigliere comunale del movimento – Dalla Valentina ha fallito totalmente il proprio dovere di amministratore, scaricando responsabilità, lavandosene le mani, infischiandosene per mesi delle preoccupazioni dei suoi cittadini e attribuendo l’intera gestione e responsabilità della gestione del caso al Prefetto. Solo dopo le insistenti sollecitazioni aveva deciso di affrontare pubblicamente la questione, ma con un colpevole ritardo che non ha fatto altro che alimentare l’incertezza. Ritardo colpevole e grave che, come dimostrato dalla decisione finale del trasferimento a Sona, ha sancito davanti agli occhi di tutti il definitivo fallimento amministrativo di Dalla Valentina”.
I 2 rappresentanti di Sona Domani concludono: “I cittadini di Sona sono adesso giustamente preoccupati. Condividiamo le loro paure ed i loro timori che avevamo tempestivamente denunciato al sindaco per un territorio come quello di Sona di appena 10 mila abitanti, sicuramente non idoneo ad una gestione di accoglienza così impegnativa. Siamo stati totalmente inascoltati, se non addirittura derisi e criticati, solamente perché chiedevamo trasparenza e chiarezza sulla vicenda. I cittadini meritavano rispetto.”