Per la prima volta il Bridge Film Festival si espande anche all’antica Dogana di terra, sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, sempre nel quartiere Filippini.
L’evento sul fiume trova allora, in occasione della nona edizione, un corrispettivo nella sua parte speculare di terra, per celebrare un evento importante: il centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini.
Oltre alla tradizionale e ricca manifestazione nella sede del Canoa Club Verona, oggi e domani, giovedì 14 luglio le sale della Soprintendenza ospiteranno le proiezioni di alcuni fra i più ricercati documentari del grande intellettuale italiano, in linea con lo spirito del festival, che da anni promuove a Verona il cinema del reale, lavori sperimentali, cortometraggi e altre forme poco commerciali della settima arte.
“Abbiamo deciso fare i documentari di Pasolini perché sono i cent’anni dalla sua nascita” spiega Ginevra Gadioli, presidentessa di Diplomart, l’associazione che da nove anni organizza il festival.
“Intanto è bello festeggiare la nascita di una persona e non solo la morte. Poi più passa il tempo più Pasolini rivela la sua resistenza al tempo e i suoi lavori diventano sempre più attuali. Guardando i suoi documentari, leggendo le sue poesie e i suoi scritti, si riesce a interpretare meglio il momento in cui viviamo. Grazie alla sua sensibilità, è riuscito a leggere il suo tempo e a interpretare il futuro“.
Le proiezioni sono completamente gratuite e organizzate in collaborazione con la Soprintendenza, che ha fortemente voluto aprirsi all’iniziativa, e con l’Università degli Studi di Verona.
Le proiezioni, infatti, saranno introdotte dal professore di Storia e critica del Cinema Alberto Scandola e dal Dott. Luigi Turri, ricercatore in Storia del Vicino Oriente. Inoltre, gli studenti di Lettere e Beni Culturali che presenzieranno potranno conseguire dei crediti formativi.
Per tutte le altre persone che vorranno partecipare l’ingresso sarà libero fino a esaurimento posti.
“Pier Paolo Pasolini è un personaggio che vale la pena ricordare e far conoscere alle nuove generazioni” prosegue Ginevra Gadioli. “È per questo che abbiamo voluto costruire l’evento insieme all’università ed è per questo che le proiezioni sono gratuite. Per noi questi documentari sono patrimonio dell’umanità e devono essere visionati, visti, capiti da tutti. Abbiamo voluto tralasciare i film più visti – conclude Gadioli – che erano già passati in città, come Comizi d’Amore, per privilegiare documentari meno noti e più difficili da reperire, con un’attenzione particolare anche alla dimensione del viaggio e del confronto culturale, due aspetti per noi molto importanti e in cui Pasolini era un maestro”.
Il centenario dalla nascita di Pasolini è dunque l’occasione per una rassegna cinematografica ricercata, coraggiosa, di altissima qualità, che crede nel valore della cultura e dello scambio come cifra stilistica del Bridge Film Festival.