Celiachia: triplicate le diagnosi in 40 anni, ma la strada è ancora lunga

 
 

La celiachia è uno stato di malessere diffuso, che può presentare risvolti anche gravi, dovuto all’intolleranza al glutine, un agglomerato proteico contenuto in farinacei come pane, pasta, e biscotti. Tale patologia attualmente conta, solo in Italia, oltre 200 mila casi accertati, ma il dato più preoccupante riguarda sicuramente il fatto che secondo l’AIC (Associazione Italiana Celiachia) sarebbero in realtà otre 400 mila nel nostro paese i celiaci completamente ignari della propria condizione. Fortunatamente, negli ultimi anni anche in Italia è cresciuta sempre più la consapevolezza in merito a questa malattia.

Celiachia: diagnosi triplicate, ma sono solo il 30%

In Italia, insieme all’aumento dei casi accertati di celiachia cresce anche la consapevolezza della pericolosità di questa malattia e dei rischi che comporta non curarsi. Una situazione aggravata, oltretutto, dal fatto che sono in moltissimi a non sapere di averla, oltre che dall’ignoranza dei suoi effetti deleteri. Certo, soprattutto in questi ultimi anni si sono fatti sicuramente moltissimi passi avanti, ma esiste la convinzione ferma da parte dei ricercatori che gli sforzi non siano ancora sufficienti, in quanto si ritiene che i casi diagnosticati finora siano attualmente solo il 30% del totale. Eppure i sintomi classici della celiachia, almeno i più caratteristici, come vomito, diarrea e crampi addominali, sono riconoscibili molto facilmente anche nei bambini, e fare un prelievo per un accertamento è fondamentale per non incorrere in seri rischi di salute.

Ma cos’è il glutine? E perché fa male ai celiaci?

Il glutine è un complesso proteico formato da gliadina e glutenina, due elementi che mescolati insieme formano la cosiddetta “maglia glutinica”, che blocca o quanto meno rallenta enormemente la fuoriuscita dei gas che nascono dalla fermentazione del lievito mescolato all’impasto. Si tratta di una reazione che è alla base del processo di lievitazione e che è indispensabile per la realizzazione dei vari elaborati dei farinacei, soprattutto il pane. Per i celiaci purtroppo questa mistura diventa intollerabile e causa una infiammazione dell’intestino che, a lungo andare, diventa irreversibile, col risultato di portare a fastidiosi e cronici disturbi che possono arrivare fino al dimagrimento patologico. Attualmente, il modo migliore per tenere la celiachia sotto controllo è sicuramente quello di mangiare alimenti specifici, un tempo decisamente rari e costosi certo, ma oggi fortunatamente è possibile trovare prodotti gluten free con molta più semplicità, tanto che non mancano le opzioni anche sugli scaffali dei supermercati online.

L’importanza della diagnosi precoce e le nuove speranze

Ovviamente data la pericolosità di questa malattia, in grado di colpire fin dalla più tenera età, la diagnosi precoce risulta una delle soluzioni più efficaci per evitare che si creino dei problemi irreparabili. Inoltre, si tratta di un passaggio importante anche per riuscire ad indicare il più velocemente possibile a chi ne è affetto uno stile di vita adeguatamente sano, mettendolo quindi nelle condizioni di non cronicizzare la malattia. Ci sono comunque ottime ragioni per sperare che la situazione migliori, dato che l’AIC si sta impegnando a formare 2000 nuovi medici tra generici, pediatri, dietisti e specialisti per riuscire a riconoscere fin dai primi sintomi questa pericolosa malattia nei propri pazienti. Una misura precauzionale che è stata adottata per fronteggiare adeguatamente la situazione di inconsapevolezza dei malati, nella speranza che smettano di cercare semplicemente i propri sintomi su internet, e fornire quindi loro tutte le informazioni indispensabili a seguire un percorso di prevenzione adeguato.

 
 

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