“Dal 2014, da quando cioè SAVE è entrata nel sistema aeroporti del Garda (Villafranca e Montichiari), gli scali di Bologna, Bergamo, Treviso e Venezia sono cresciuti in modo esponenziale. Verona no“.
Lapidario Michele Croce, presidente del movimento civico Prima Verona, che con riferimento alla prossima assemblea dei soci che dovrà decidere sul rinnovo della partnership con il socio privato SAVE rileva che “il Catullo galleggia sotto i 4 milioni di passeggeri annui (gli stessi di dieci anni fa), quando per il territorio che esprime potrebbe tranquillamente aspirare ai 10 milioni, come avviene per gli scali limitrofi.
Nessun investimento per il rilancio del Catullo e neppure per Montichiari, una aerostazione tra le peggiori d’Europa, come tristemente testimonia www.airlinequality.com con un voto allo scalo di 3/10 e commenti del tipo: “Shocking place” (“posto scioccante”) (C Kemp (United Kingdom); “Information was lacking” (“mancavano informazioni”) (Eileen Fowler (United Kingdom); “Why is this airport so understaffed?” (“Perché questo aeroporto è a corto di personale?) (Rachel Bennett (United Kingdom); “this was an absolute disappointment” (“questa è stata una vera delusione”) (S Norton (Greece). [N.d.a.: vi risparmiamo i commenti analitici, scioccanti”.
“Numeri, impietosi, lo stato, da scalo abbandonato e i giudizi dei viaggiatori stranieri, crudi e terrificanti, ci dicono che occorre cambiare e subito – continua Croce.
Save non ha fatto e non fa gli interessi del territorio, perciò i soci pubblici hanno l’obbligo morale di puntare su una gara internazionale cercando il migliore investitore per il sistema aeroportuale del Garda. È arrivato il momento di assumersi le responsabilità: Presidente della Camera di Commercio di Verona Giuseppe Riello, Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto, Sindaco del Comune di Verona Federico Sboarina, Presidente della Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco, tutti hanno il dovere di ripulire il Catullo, oggi vetrina imbrattata ed imbruttita della città di Verona“.
Croce si ricorda solamente adesso che c’è SAVE (da quasi 5 anni) e che il suo amico (Tosi) ha orchestrato la vendita farsa agli amici di Venezia ?
Dov’eri caro Croce quando facevi parte della giunta Sboarina e non dicevi niente, dov’eri quando l’ANAC ha accertato che l’ingresso di SAVE in CATULLO era irregolare e che la Procura di Verona ha fatto finta di niente.
Dov’eri quando la Politica locale in questi 5 anni non ha fatto niente ?
Caro Croce, ma da quale pulpito predichi che hai fatto parte di quel tessuto corrotto ed opportunistico che ha fatto accadere tutto quello che hai scritto nel tuo articolo.
Ti ricordo che i commenti in rete dello schifo di quello che succede in CATULLO ci sono da anni e non serve ricordarcelo.
Verona è una città in coma profonda che non riesce neanche ad accorgersi che sta alla deriva.
Dico basta ai trasformismi e dico basta a personaggi come te Croce ….
Alvise
Gentile Alvise,
definirmi parte del tessuto politico corrotto ed opportunistico offende non me ma la storia recente di Verona.
Le ricordo che senza le mie denunce in Agec ci sarebbero ancora 8 persone che truccavano gli appalti, il vice-sindaco continuerebbe a intascare mazzette, la ‘Ndrangheta farebbe i propri affari sporchi.
Si ripassi la storia e mediti su ciò che ha scritto.
Fanno tutti a gara per chi la spara più ad effetto mentre tutto resta immobile. Credibilità zero.