Catullo: “Pasticcio quote. Inutile il nuovo casello sull’A22” – Businarolo

 
 

Quote Catullo, la parola ora passa all’Enac e al ministero dei Trasporti e delle infrastrutture. Arriverà da loro un ulteriore parere sulla vicende che vede agli opposti, Save, il socio che ha in mano il Catullo attraverso dei patti parasociali discutibili, che gli consegnano il controllo nonostante sia solo al 40%, e l’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Il caso è stato sollevato negli ultimi mesi, grazie a una serie di atti parlamentari, tra cui un’interrogazione posta da Francesca Businarolo.

Dopo la dura presa di posizione dell’Anac, secondo la quale la cessione della quota del 2% posseduta dal Comune di Villafranca e poi ceduta a Save doveva essere messa pubblicamente a gara, anziché essere al centro di una contrattazione privata, Save ha presentato un ricorso al Tar.

«Rimango convinta – afferma Businarolo – della non regolarità della procedura. Non si tratta solo di difendere la legalità e la trasparenza quando si parla di enti e patrimonio pubblici: il rispetto delle regole è anche la necessaria premessa per dotare Verona e il territorio del Garda dell’aeroporto che merita. Per questo ho depositato due segnalazione al direttore generale di Enac, Alessio Quaranta e al ministero dei Trasporti».

Negli ultimi giorni l’aeroporto è stato al centro di un dibattito riguardo le opere esterne, tra cui un nuovo casello sull’A22 e un collegamento ferroviario.

«Parlarne adesso è come discutere della piscina quando si devono ancora mettere le fondamenta della casa – prosegue Businarolo. Sia chiaro: il collegamento ferroviario è importante e potrebbe fare la differenza. Quello autostradale è completamente inutile, dato che l’aeroporto è facilmente raggiungibile da Verona Nord utilizzando la tangenziale. Discussioni del genere, tuttavia, non devono distrarci dal fatto che l’aeroporto Catullo è ben lontano dagli standard europei e ha bisogno di investimenti urgenti che la gestione Save non ha saputo fare. Piuttosto, l’urgenza è quella di aumentare la presenza di compagnie aeree e di destinazioni e di interventi strutturali. Non dimentichiamo che una fetta importante dell’utenza proviene da Germania e paesi dell’Europa del Nord, abituati a tutt’altri scali. Il Catullo, attualmente, non è un bel biglietto da visita».

 
 

1 COMMENTO

  1. Bravissima!! La prego di insistere con tutte le Sue forze. Stia alle calcagna della politica nostrana che ha colpevolmente dormito lasciandosi sottrarre un bene insostituibile qual’è l’aeroporto. La prego, li tenga svegli!!!!

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