“La società Save, dal 2014 presente nella compagine societaria dell’aeroporto di Verona con il 41,5%, non ha un progetto adeguato per il futuro dell’aeroporto. Il movimento passeggeri, secondo la società, sarebbe cresciuto in un anno dell’11% ma, da quanto emerge dalla tabella di Assoaeroporti, il dato non convince: infatti, prevedibilmente il dato reale sarà di 3 milioni e mezzo con un incremento complessivo di 5,7 su base annua e non dell’11%. Inoltre, c’è un grosso nodo: quello della prevalenza dei voli charter e low cost sul traffico complessivo, a dimostrazione che la struttura aeroportuale non è integrata nel territorio. Il progetto Romeo con i suoi 63 milioni di investimenti servirà al business di quelle società di volo o piuttosto sarà al servizio della città e di tutto il territorio del Garda?”.
E’ quanto afferma Francesca Businarolo, deputata del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio.
Tanto tuono’ che piovve!!!
Marche e Save sono in trincea per salvaguardare il loro nefasto progetto di spolpamento del Catullo. Privilegiando Venezia, si è perso il valore che un’area come quella del Garda invece possiede. Il Marco Polo e’ rimasto al palo, superato da Napoli. Si fosse privilegiato invece il Catullo con Montichiari, oggi saremo almeno terzi dopo Milano e Roma. Potenzialità inespresse e frustrate da un accordo scellerato che ha consegnato nelle mani della concorrenza farlocca, sedicente e autocelebrativa, il destino dell’economia dell’area più forte del paese, il Garda appunto. Si spera in una cacciata dei veneziani. Eppure la storia veronese avrebbe dovuto fare da consigliera, ricordandosi del tradimento all’epoca degli Scaligeri per consegnare la città a Venezia.
Fu l’inizio della fine per Verona passata da capitale a comprimaria.