“La politica veronese torna ad occuparsi del Catullo e lo fa con i dati terribili dovuti a un anno di pandemia: oltre il 70% dei passeggeri in meno e il 64% del voli soppressi”.
Lapidaria Francesca Businarolo, deputata del Movimento 5 Stelle che passa in rassegna quanto da lei fatto per denunciare la gestione malata attuale.
“Ci sono criticità che il nostro scalo si porta avanti da tempo. Noto che, a quasi quattro anni distanza dalla mia segnalazione ad Anac (giugno 2017) sulla mancata gara pubblica, altri esponenti ora si interrogano. L’ente anticorruzione ha in seguito giudicato l’operazione illegittima, ma si è preferito fare finta di niente. Da allora, purtroppo, la situazione non è cambiata. Il socio di maggioranza, Save, non ha mai dimostrato di avere a cuore lo scalo veronese e di investire su di esso a sufficienza, nonostante la grandi responsabilità. Ora Comune, Provincia e Camera di Commercio, che detengono quote, si chiedono se valga la pena sostenere eventuali perdite. Ma se i soci pubblici dovessero mollare, farebbero un altro favore alla veneziana Save. Verona e i veronesi, così, continuano a pagare una situazione gestita malissimo dai loro rappresentanti politici“.
Il fatto che la Procura di Verona non abbia dato seguito alla segnalazione dell’ANAC lascia perplessi.
Ma anche vero che oltre alla Businarolo, nessuno della politica locale si è veramente mosso per cambiare le sorti del Catullo.
Ci vediamo alle prossime elezioni ….
Alvise
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