“Sul Catullo ogni giorno si leggono e ascoltano dichiarazioni sorprendenti. Dagli attacchi ingiustificati a Save, che finanziariamente ha rimesso in piedi lo scalo a un passo dal fallimento, alle dichiarazioni surreali di esponenti cittadini di Fratelli d’Italia che sono in maggioranza a Verona ma parlano come fossero all’opposizione, sollecitando il Comune, cioè il loro Sindaco, a prendere in mano la gestione dell’aeroporto” dice il Consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza.
“La realtà – continua Bozza – è che serve un cambio di passo dei soci pubblici, in primis quelli veronesi; quindi l’attuazione del piano di sviluppo che preveda investimenti corposi e possa così rafforzare la compagine pubblica veronese nella governance dell’aeroporto. Fatto salvo un principio: che Verona rimanga saldamente ancorata al sistema aeroportuale regionale veneto per non soccombere a quello lombardo. Ha detto bene il presidente Arena: serve una governance forte e duratura per almeno tre anni”.
“In questi ultimi anni – sottolinea il Consigliere regionale di Forza Italia – si è perso tempo e ora siamo in zona Cesarini e la situazione è oggettivamente complicata. Si è preferito temporeggiare con continue proroghe dei patti parasociali, rimandando ogni volta il tema dirimente degli investimenti, cioè di chi mette i soldi per rilanciare lo scalo veronese. In particolare il Comune con il Sindaco Sboarina si è distinto per immobilismo: ha indicato un falso nemico come Save per costruirsi l’alibi perfetto, nel frattempo è mancato al suo dovere, cioè creare una cabina di regia tra i soci pubblici per rafforzare Verona all’interno della governance del Catullo”.
Conclude Bozza: “Il problema dunque non è Save, che ha salvato Verona, ma rafforzare la presenza dei soci pubblici veronesi per poter pesare di più. Ma per questo ci vogliono i soldi e dopo tre anni e mezzo ancora non si capisce chi dei soci pubblici li mette. Il socio privato, cioè Save, invece ha già dato la disponibilità a farlo, nel frattempo però tutto è rimasto bloccato”.