Carlo Trestini, presidente di Cassa edile Verona e presidente nazionale Commissione nazionale paritetica per le casse edili (CNCE), ha siglato un accordo sulla trasparenza con la Cassa edile sanmarinese, inserito nell’ambito di un più ampio e articolato progetto promosso dalla Comunità Europea, con l’obiettivo di individuare un sistema unico per la libera circolazione della manodopera tra stati. “Abbiamo già fatto alcuni incontri – ha precisato Trestini – a Parigi nel mese di dicembre, a Roma in febbraio e a Madrid in aprile ed è previsto un nuovo meeting a Roma a fine anno, dove i nostri uffici inizieranno a scambiarsi dati e metodologie con l’obiettivo di uniformarle, trovare una sintesi comune e giungere a un accordo di convezione per garantire la regolarità dei trattamenti economici e del lavoro, contro l’impiego irregolare del personale“.
Con Trestini e il vice presidente Stefano Macale hanno sottoscritto l’intesa Secondo Battiglioni, presidente di CNSM, e Mirco Battazza, vice presidente di CNSM: trasparenza, legalità, reciprocità, questi i punti cardine dell’accordo tra la CNCE – che comprende 115 casse edili italiane – e la Cassa edile della Repubblica di San Marino (CNSM), a mettere nero su bianco una serie di regolamenti e procedure in tema di libera circolazione della manodopera tra territorio italiano e sammarinese. La CNCE, forte di un’esperienza decennale di accordi bilaterali stipulati con Austria, Germania e Francia, ha presentato alla Cassa edile sammarinese un modello innovativo che semplifica e chiarisce i doveri delle imprese, senza il rischio di vedere appesantito il carico contributivo e amministrativo.
“Stiamo lavorando – ha spiegato Trestini – attraverso un tavolo di lavoro comune tra stati della Comunità, con la volontà di trovare una sintesi condivisa e giungere a un accordo di convezione europea per garantire la regolarità dei trattamenti economici e del lavoro, contro l’impiego irregolare del personale”. Una svolta decisiva sul fronte della trasparenza e della lotta al lavoro nero: l’intesa stabilisce, infatti, lo scambio di informazioni sulla regolarità contributiva dei dipendenti e quindi sullo stato di salute economico dei costruttori edili italiani e sammarinesi che accedono agli appalti privati e pubblici in entrambi gli stati.