Casali (CDV): “Turchia in UE è follìa, distanze storico-culturali da non dimenticare”

Stefano Casali - (Foto di Emiliano Beretta)
 
 
Se facciamo entrare la Turchia in Europa, perché escludere i paesi del Maghreb? L’economista Savona nei giorni scorsi ha fatto un brutto scivolone culturale”.
Sono le parole del Consigliere regionale Stefano Casali di Centro Destra Veneto – Autonomia e Libertà che, tramite una nota diffusa questa mattina, commenta così le dichiarazioni presidente della CONSOB Paolo Savona giudicate da Casali “confuse”.
A fronte di parole del genere, il presidente Savona dovrebbe essere rimandato in storia e geografia. Sono estremamente stupito quando leggo queste notizie: speravo fosse una fake news! Paolo Savona vorrebbe la Turchia nella UE: il pensiero dell’ex Ministro agli affari europei è stato messo nero su bianco all’interno della relazione programmatica depositata nei giorni scorsi in Parlamento.Come avevo ribadito in passato – prosegue Casali – la Turchia ha una cultura ben diversa da quella europea. Essa ha una matrice ottomana e non certo occidentale. Inoltre da sempre quest’area geografica corrispondente anche allo stato turco, è definita Asia minore”.

“In Europa la cultura romana è stata arricchita dalla morale del cristianesimo. In Turchia così come nel Maghreb, che per altro si trova in Africa, la religione dominante è l’Islam, con ideali e ‘credo’ molto lontani dalle nostre usanze e tradizioni. La Turchia – conclude Casali – può ben essere alleato con l’Europa, ma nulla di più”.
 
 

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