Casali-Agsm, Gasparato punta il dito contro l’amministrazione

 
 

“Lo avevamo ampiamente denunciato subito dopo la scellerata ed incomprensibile decisione del primo cittadino di Verona. Una scelta che, oltre a dimostrare (per l’ennesima volta) la totale incompetenza amministrativa, l’inesperienza, l’arroganza e la fame di poltrone da parte del sindaco e dei suoi soci di maggioranza, espone la società ad una nuova figuraccia, ad una batosta a livello di immagine e soprattutto economico. Adesso, per colpa di Tommasi e dei suoi errori, la società di Lungadige Galtarossa sarà costretta a risarcire l’ex presidente Casali, ingiustamente ed immotivatamente cacciato. Un episodio gravissimo e senza precedenti per la centenaria storia di Agsm, che esporrà indirettamente i cittadini veronesi a dover pagare di tasca propria scelte e strategie aziendali sbagliate da parte dell’amministrazione comunale”.

Lo afferma Matteo Gasparato, presidente di Verona Domani, commentando la sentenza del Tribunale di Venezia che ha stabilito che la revoca di Stefano Casali da presidente del Consiglio di amministrazione di Agsm-Aim era illegittima e senza giusta causa. Sempre il Tribunale ha definito in 134 mila euro la somma che l’Ente dovrà versare a Casali in via risarcitoria.

“Tommasi, infischiandosene o facendo finta di non capire, aveva completamente ignorato gli atti ufficiali e documentati dell’allora sindaco di Vicenza e socio di minoranza dell’holding Francesco Rucco (che tra l’altro, a differenza di Tommasi, è pure avvocato) e soprattutto aveva totalmente “calpestato” la decisione del Collegio Sindacale della società, che oltre a rappresentare un organismo autonomo ed indipendente, rappresenta l’organo della legalità dell’azienda stessa. Sia il sindaco Rucco, sia il Collegio Sindacale, avevano infatti verbalizzato tramite atti ufficiali e pubblici, debitamente consegnati a Tommasi, la loro totale contrarietà alla decisione di revocare la presidenza di Casali, spiegando ed illustrando dettagliatamente al sindaco scaligero i motivi giuridici e legali dell’illegittimità dell’allontanamento. Ciò nonostante – conclude il presidente di Verona Domani – Tommasi, sostenuto da diversi assessori e consiglieri “Traguardini” e persino da qualche esponente di “pseudo-centrodestra”, aveva effettuato una perfetta operazione in stile spoil system per accontentare amici e politici “trombati” della sua compagine a caccia di posti nelle aziende municipalizzate. Alla faccia di competenze, curriculum, del buon operato di Casali e del suo Cda, ma soprattutto, cosa ancora più grave, alla faccia della legalità. Come Verona Domani chiediamo che non siano Agsm-Aim e i cittadini veronesi, tramite le già salatissime bollette, a dover pagare gli errori e le scelte sbagliate dell’amministrazione Comunale. L’ennesima batosta da parte di Tommasi dopo il licenziamento dell’ex AD Quaglino (altra vittoria di Verona Domani). Sarà interessante adesso capire se la Corte dei Conti chiederà spiegazioni al Sindaco di Verona”.