Nasce in Italia la “Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori” presentata il 2 ottobre a Roma dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Un decalogo che individua altrettanti diritti di bambini e ragazzi alle prese con un percorso che parte dalla decisione dei genitori di separarsi i cui principi fondanti sono ispirati alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori sarà inviata ad agenzie educative, consultori, tribunali, ordini professionali e associazioni ed è scaricabile dal sito dell’Autorità garante (www.garanteinfanzia.org).
La Carta nasce dalla necessità di far emergere i diritti dei minorenni che vivono la separazione dei propri genitori e promuove la centralità dei figli proprio nel momento della crisi della coppia. Tra gli altri diritti individuati dalla Carta quello di continuare a essere figli e vivere la loro età, di essere informati e aiutati a comprendere la separazione dei genitori. E ancora: bambini e ragazzi nelle separazioni hanno diritto a essere ascoltati e a esprimere i propri sentimenti, a non subire pressioni e che le scelte che li riguardano siano condivise da entrambi i genitori. I figli, infine, hanno diritto a non essere coinvolti nei conflitti tra genitori, al rispetto dei loro tempi, a essere preservati dalle questioni economiche e a ricevere spiegazioni sulle decisioni che li riguardano.
Alberto Speciale
Di seguito il decalogo:
- I figli hanno il diritto di continuare ad amare ed essere amati da entrambi i genitori. Hanno il diritto di manifestare il loro amore senza paura di ferire o di offendere l’uno o l’altro. I figli hanno il diritto di conservare intatti i loro affetti, di restare uniti ai fratelli, di mantenere la relazione con i nonni, di continuare a frequentare i parenti di entrambi i rami genitoriali e gli amici.
- I figli hanno il diritto di continuare ad essere figli e di vivere la loro età. Hanno il diritto di non essere travolti dalla sofferenza degli adulti, di non essere trattati come adulti, di non diventare i confidenti o gli amici dei loro genitori, di non doverli sostenere o consolare.
- I figli hanno il diritto di essere informati e aiutati a comprendere la separazione dei genitori. I figli hanno il diritto di essere informati da entrambi i genitori, in modo adeguato alla loro età e maturità, senza essere caricati di responsabilità o colpe, senza essere messi a conoscenza di informazioni che possano influenzare negativamente il rapporto con uno o entrambi i genitori. Hanno il diritto di non subire la separazione come un fulmine, né di essere inondati dalle incertezze e dalle emozioni dei genitori. Hanno il diritto di non essere coinvolti nella decisione della separazione.
- I figli hanno il diritto di essere ascoltati e di esprimere i loro sentimenti. I figli hanno il diritto di essere ascoltati dai genitori, insieme, in famiglia. I figli hanno il diritto di essere arrabbiati, tristi, di stare male, di avere paura e di avere incertezze, senza sentirsi dire che “va tutto bene”. Anche nelle separazioni più serene i figli possono provare questi sentimenti e hanno il diritto di esprimerli.
- I figli hanno il diritto di non subire pressioni da parte dei genitori e dei parenti. I figli hanno il diritto di non essere strumentalizzati, di non essere messaggeri di comunicazioni e richieste esplicite o implicite rivolte all’altro genitore. I figli hanno il diritto di non essere indotti a mentire e di non essere coinvolti nelle menzogne.
- I figli hanno il diritto che le scelte che li riguardano siano condivise da entrambi i genitori. I figli hanno il diritto che le scelte più importanti su residenza, educazione, istruzione e salute continuino ad essere prese da entrambi i genitori di comune accordo, nel rispetto della continuità delle loro abitudini. I figli hanno il diritto che eventuali cambiamenti tengano conto delle loro esigenze affettive e relazionali.
- I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nei conflitti tra genitori. I figli hanno il diritto di non assistere e di non subire i conflitti tra genitori, di non essere costretti a prendere le parti dell’uno o dell’altro, di non dover scegliere tra loro, di non essere costretti a schierarsi con uno o con l’altro genitore e con le rispettive famiglie.
- I figli hanno il diritto al rispetto dei loro tempi. I figli hanno bisogno di tempo per elaborare la separazione, per comprendere la nuova situazione, per adattarsi a vivere nel diverso equilibrio familiare, per abituarsi ai cambiamenti, per accettare i nuovi fratelli, i nuovi partner e le loro famiglie. Hanno il diritto di essere rassicurati rispetto alla paura di essere posti in secondo piano rispetto ai nuovi legami dei genitori.
- I figli hanno il diritto di essere preservati dalle questioni economiche. I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nelle decisioni economiche e che entrambi i genitori contribuiscano adeguatamente alle loro necessità. I figli hanno il diritto di non sentire il peso del disagio economico del nuovo equilibrio familiare, e di non subire ingiustificati cambiamenti del tenore e dello stile di vita familiare, di non vivere forme di violenza economica da parte di un genitore.
- I figli hanno il diritto di ricevere spiegazioni sulle decisioni che li riguardano. I figli hanno il diritto di essere ascoltati, ma le decisioni devono essere assunte dai genitori o, in caso di disaccordo, dal giudice. I figli hanno il diritto di ricevere spiegazioni sulle decisioni prese, in particolare quando divergenti rispetto alle loro richieste e ai desideri manifestati. Il figlio ha il diritto di ricevere spiegazioni non contrastanti da parte dei genitori.