Dagli anti tumorali, ai medicinali impiegati per la cura della depressione, dell’epilessia e del Parkinson. In Italia i farmaci carenti o irreperibili compongono un elenco di circa 1500 prodotti. Non si tratta semplicemente di indisponibilità temporanee, ma di un’effettiva mancanza spesso riconducibile a scelte produttive e commerciali della filiera del farmaco.
Un problema generalizzato che crea difficoltà d’approvvigionamento di alcuni prodotti farmaceutici sia a livello nazionale che locale e mette a rischio la continuità di cura di un numero crescente di pazienti.
Un fenomeno purtroppo non nuovo, sul quale anche il Comune di Verona ha deciso d’intervenire con la realizzazione, a livello locale, di un incontro operativo con tutti i soggetti coinvolti dal problema. I rappresentanti di case farmaceutiche, addetti alla distribuzione e farmacisti territoriali e ospedalieri parteciperanno insieme al Comune ad un progetto allargato di monitoraggio della situazione per individuarne le principali criticità e le possibili soluzioni.
“Puntiamo – dichiara il consigliere Padovani – a porre in essere qualsiasi attività in grado di bloccare questa carenza generalizzata di farmaci. Sicuramente il confronto tra direttori d’azienda, operatori della distribuzione del farmaco e farmacisti territoriali è il punto di partenza da cui avviare un percorso allargato di monitoraggio di questa situazione. Si tratta di un problema ampio e complesso di cui tutti, per la parte di competenza, dobbiamo farci carico. Sul territorio veronese, ad esempio, ci sono diverse metodologie per mettere in contatto i farmacisti e per strutturare tra loro una rete che consenta lo scambio di farmaci quando ce n’è bisogno. Tutto questo per garantire ai cittadini una sempre puntuale presenza di prodotti nelle farmacie del territorio”.