Carabinieri: sgominata banda di malviventi a Peschiera e arrestati due ladri di bici a San Giovanni

 
 

Nelle prime ore del mattino i Carabinieri della compagnia di Peschiera del Garda hanno dato esecuzione a 4 ordinanze di misure cautelari, fra cui 2 di custodia cautelare in carcere, 1 di arresti domiciliari e 1 d’obbligo di presentazione alla P.G., emesse il 23 maggio scorso dal G.I.P. Ferraro del Tribunale di Verona nei confronti di una banda composta quasi esclusivamente da cittadini di nazionalità albanese, riconosciuti responsabili del reato di associazione a delinquere finalizzata a furti in appartamento e ricettazione di auto e altro. A seguito del blitz, sono finiti in carcere T.G., albanese di 41 anni, domiciliato a Verona e già conosciuto alle forze dell’ordine e A.N., albanese di 23 anni, residente ad Isola della Scala, anch’egli già noto. Ai domiciliari si trova il fratello convivente di quest’ultimo, A.N., di 26 anni, operaio sinora sconosciuto. Al 22enne veronese K.D., già conosciuto alle forze dell’ordine, i Carabinieri hanno notificato l’ordine imposto dal giudice di presentarsi alla Polizia Giudiziaria. Altre 4 persone destinatarie dell’ordinanza di custodia cautelare, sinora sottrattesi alla cattura, sono ricercate attivamente dai Carabinieri sia in Italia che all’estero.

Le indagini, coordinate dal P.M. Giulia Labia, sono state svolte dai militari del nucleo operativo della compagnia di Peschiera partendo dall’arresto in flagranza per tentato furto aggravato e continuato di un autovettura avvenuto il 10 luglio 2015 a Castelnuovo del Garda, per mano di due albanesi; i due erano stati sorpresi dai Carabinieri mentre stavano rubando una BMW nuova, utilizzando specifiche attrezzature per inibire i congegni antifurto elettronici (di cui dispongono pochi criminali), ovvero false chiavi di autovetture distinte per marca, dotate di tecnologia in grado di violare l’immobilizzatore elettronico e il transponder, un componente elettronico che invia un codice alla centralina dell’auto e consente al motore di accendersi.

Una volta rimessi in libertà, i due sono stati pedinati a lungo dai Carabinieri, che sono in questo modo giunti ad individuare il resto della banda: un gruppo criminale costituito quasi esclusivamente da pregiudicati di nazionalità albanese, dediti assiduramente alla commissione di delitti predatori. Sono stati riconosciuti responsabili di decine di episodi criminosi in abitazioni private a Verona, nonchè di furti in auto e ricettazione di motocicli rubati. I predoni erano soliti rubare anche automobili, quando nelle abitazioni che svaligiavano trovavano le relative chiavi. Il gruppo faceva base in un bar delle Golosine, ove si trovavano per costituire volta per volta il gruppo criminale che avrebbe colpito l’obiettivo individuato, a seguito di sopralluoghi eseguiti preventivamente. Quasi nessuno fra gli indagati svolgeva un’attività lavorativa; i componenti del gruppo vivevano quasi esclusivamente dei proventi delle loro razzie.

Altra operazione a San Giovanni Lupatoto, dove una pattuglia è intervenuta nottetempo, chiamata dal proprietario di due bici, sottratte dal giardino dell’abitazione, del cui furto si è accorto grazie all’attivazione dell’allarme antintrusione. I militari hanno notato subito dopo due rumeni, un 22enne ed un 53enne, entrambi operai agricoli residenti in paese, a bordo di due biciclette; fermati, li hanno condotti sul luogo del furto, per la verifica. I due sono stati arrestati in flagranza per furto aggravato e condotti in camera di sicurezza. Il Tribunale di Verona, dopo aver convalidato l’arresto, ha condannato entrambi a 8 mesi di reclusione e 1.000 euro di multa.

 

 

 

 

 
 

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