Nella tardo pomeriggio di ieri i Carabinieri della stazione di San Giovanni Ilarione hanno arrestato un cittadino italiano di origine marocchina, residente a Vestenanova, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in Carcere emessa dal Tribunale di Verona. Il provvedimento è scaturito da una richiesta avanzata dai Carabinieri per l’aggravamento della misura degli arresti domiciliari a cui l’uomo era già sottoposto, resosi responsabile di rapina e di lesioni personali, fatti per cui era stato arrestato in flagranza lo scorso 26 maggio.Nei giorni scorsi l’uomo era stato sorpreso dai Carabinieri alla guida della propria autovettura in pieno centro a Vestenanova, incurante della misura degli arresti domiciliari a cui era soggetto. Atteso ciò e considerata la sua indole particolarmente violenta, la Procura della Repubblica di Verona ha condiviso la richiesta dei militari dell’Arma, richiedendo al giudice un provvedimento cautelare più restrittivo: per lui si sono spalancate le porte del carcere di Montorio.
Durante la scorsa notte i Carabinieri della stazione di Lazise hanno arrestato B.K.I., marocchino 29enne, per resistenza a P.U. e danneggiamento. Segnalata una violenta lite tra nordafricani lungo la spiaggia del Campanello a Castelnuovo del Garda, i militari dell’Arma sono intervenuti, evitando che la situazione degenerasse; alla vista della pattuglia diversi giovani si sono dati alla fuga, i Carabinieri hanno fermato il marocchino, in Italia senza fissa dimora. In evidente stato di alterazione alcolica, l’uomo prima ha rifiutato di farsi identificare e poi ha reagito, spintonando i militari e sferrando pugni; è stato quindi immobilizzato e condotto in caserma, dove si è accanito contro la porta e le suppellettili di un ufficio, danneggiandole. Per questi motivi lo straniero è stato arrestato e trattenuto in camera di sicurezza; il Tribunale di Verona, dopo aver convalidato l’arresto e disposto una pena di 6 mesi di reclusione con sospensione dell’esecuzione, lo ha rimesso in libertà.
La scorsa notte i Carabinieri della stazione di Bussolengo hanno arrestato, con l’accusa di tentato omicidio, un 42enne italiano, pregiudicato, che nella tarda serata, all’interno di un locale di Bussolengo, ha accoltellato un giovane 20enne albanese. Il pronto intervento ha evitato più gravi conseguenze e scongiurato il pericolo che l’autore del gesto criminale potesse allontanarsi e far perdere le proprie tracce. Secondo quanto ricostruito, tutto è nato da un diverbio per futili motivi: H.K., un giovane albanese residente a Bussolengo, stava festeggiando il suo compleanno in compagnia di amici in locale, quando è arrivato F.D., di 43 anni, anch’egli del posto, in stato di visibile alterazione; l’uomo aveva con sè un cagnolino libero. Uno dei partecipanti alla festa di compleanno, avendo anch’egli un cane di grossa taglia al guinzaglio, ha invitato l’italiano a legare il suo, per evitare che i due animali potessero venire in contatto fra loro, ma, per tutta risposta, l’uomo ha cominciato ad inveire. Il festeggiato, per evitare che la discussione degenerasse, ha cercato di sedare gli animi, ma la reazione è stata fulminea e violenta: afferrato per un braccio il ragazzo, F.D. ha estratto un coltello e lo ha puntato alla sua gola, procurandogli dei tagli, quindi gli ha sferrato un fendente all’addome ferendolo, senza colpire organi vitali. Qualcuno, nel frattempo, ha richiesto l’intervento dei Carabinieri, che hanno rintracciato ed arrestato subito l’aggressore, prestato soccorso al giovane, immediatamente ricoverato presso l’ospedale di Bussolengo con prognosi riservata, non in pericolo di vita. Nella notte, l’arrestato è stato tradotto nel carcere di Verona Montorio e domani si terrà la relativa udienza di convalida.