“L’accusa di immobilismo mossa dalle opposizioni contro una delle amministrazioni più prolifere degli ultimi 15-20 anni è a dir poco grottesca e pretestuosa. Dati alla mano, nel primo semestre del 2024 il consiglio si è riunito 23 volte con 53 delibere approvate, alle quali si aggiungono altre 10 delibere approvate dalla ripresa dalla pausa estiva.
Se poi guardiamo anche alla qualità delle deliberazioni, vediamo che sul piatto della bilancia pesano pratiche di primo piano, lasciate inevase per decenni dalle passate amministrazioni, come l’in-house di Amia, il riordino e lo sviluppo urbanistico della città, il riordino dei servizi educativi, la consulta per il verde, opere pubbliche di varie dimensioni in quantità che non si vedeva da molti anni.
E’ dunque paradossale e capzioso il rilievo emerso dalla conferenza stampa delle minoranze le quali sembrano dimenticare che proprio all’ultima capigruppo avevano chiesto consigli comunali “più snelli”, ovvero con meno delibere, quindi di dilazionare le decisioni. Ma per noi il Consiglio comunale deve dare risposte alla città in termini amministrativi e politici”.
Così i consiglieri comunali del Pd Fabio Segattini e Alessia Rotta