Arrivano direttamente dai consiglieri comunali PD Bertucco e Bertolotti gli strali contro Tosi, secondo i quali, tra le altre, il Sindaco tratta AMT come un’agenzia per il collocamento dei suoi amici:
“Siamo perfettamente d’accordo col Sindaco – rilevano gli esponenti PD – in merito all’inammissibilità della disorganizzazione aziendale che tiene bloccata Amt e che ha toccato il suo punto più basso, moralmente e civilmente, con l’ammanco di cassa all’Ufficio Permessi.
Peccato che Tosi, nelle sue vesti di Sindaco, se ne accorga solo adesso e che si muova non per sbloccare la situazione ma per allontanare da se stesso ogni responsabilità. Sono anni che noi critichiamo l’immobilismo di questa azienda i cui presidenti, gli assessori competenti e i competenti di maggioranza del consiglio di amministrazione sono stati scelti da lui, non da altri. Per dirne una, sul filobus il consiglio di amministrazione non si riunisce da settimane, eppure la fase progettuale è ancora in alto mare.
Il meno che dovrebbe fare il Sindaco i cui poteri sono tali da sovrintendere su ogni nomina, è fare autocritica per il metodo perdente con il quale ha fino ad oggi selezionato la classe dirigente delle aziende pubblica pescata non tra i più competenti ma tra i più fedeli.
Questi sono i risultati del trattare le aziende pubbliche non come il braccio operativo delle politiche comunali ma come agenzie di collocamento per il proprio entourage.
Se il Sindaco fosse coerente chiederebbe l’azzeramento del cda”.