Va condannata gridando un fortissimo no a qualsiasi forma di violenza. Il 25 novembre si è celebrata la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54-134 del 17 dicembre 1999.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della Nonviolenza e del rispetto delle donne.
Dai dati resi pubblici dal Viminale emerge che tra il 1 gennaio e il 17 novembre 2024 in Italia sono stati commessi 269 omicidi, di cui 98 con vittime donne. Tra queste 84 sono state uccise in ambito familiare o affettivo (51 sono morte per mano del partner o dell’ex).
Domenica 1 dicembre tutti i capitani nei vari campionati giovanili e provinciali di tutto il Veneto scenderanno in campo con un ‘apposita fascia al braccio, con un logo ideato per l’occasione.
“Il disegno stampato sulla fascia e dell’illustratrice Gingonzola-afferma Francesco Accordini capitano dell’Alpo Lepanto di Prima categoria, uno dei promotori del progetto. Il tema della percezione del corpo femminile, spesso ridotto ad oggetto di sguardo superficiale è basilare. Le figure possono apparire semplicemente come corpi, ma se si guardano con attenzione i dettagli, sono volti di donne che gridano chiedendo di essere ascoltate. L’immagine è reversibile: può essere osservata anche capovolta, mantenendo lo stesso effetto, sfidando chi guarda a riflettere. Hanno aderito alla nostra iniziativa il comune di Villafranca, il presidente del Comitato Veneto Bepi Ruzza, la fotografa Elena Zanotti di Scatti Rubati, la consigliera regionale Elena Bazzerla e l’assessore allo sport Jessica Cordioli del Comune di Villafranca.
Più di 110 le società sportive che hanno aderito tra cui due squadre di Pallamano e ben 150 fasce prodotte, siamo soddisfatti”. Nella foto Pauletto dell’Oppeano
Roberto Pintore