“Coraggio Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi con l’Italia, Udc, Veneta Autonomia, le liste civiche Verona Domani e Verona al Centro, oltre naturalmente a quella del sindaco in cui ho deciso di candidarmi: tutto il centrodestra è con Federico Sboarina, e Forza Italia non può chiamarsi fuori dalla coalizione che ha sempre amministrato la città unita, che sostiene il governatore Luca Zaia, la coalizione che rappresenta idee e valori ben diversi da quelli della sinistra“.
Così Riccardo Caccia, referente cittadino (dimissionario) di Forza Italia.
“Per l’affetto che mi lega al partito in cui milito dal ’94, e per correttezza e senso di responsabilità verso gli amici che ho in Forza Italia“, ha aggiunto Caccia, “ho scelto di rinunciare all’incarico di referente cittadino affidatomi a gennaio dal coordinatore Claudio Melotti, che ringrazio per la stima. Resto comunque iscritto al partito. Auspico che Forza Italia, come peraltro ha già comunicato il coordinatore nazionale Antonio Tajani, in caso Sboarina non dovesse vincere già al primo turno lo sostenga senza indugi al ballottaggio. Il centrodestra, l’ha sempre detto Silvio Berlusconi, è una scelta di campo. Non ho capito la scelta del partito. Sono molti gli elettori forzisti delusi, ma confido che dal 13 giugno le incomprensioni possano far posto a una riconciliazione in nome del buon governo dell’attuale amministrazione e delle elezioni politiche del prossimo anno. È da Verona, unica grande città in cui Forza Italia ha optato per questa scelta non compresa dalla nostra gente, che la coalizione deve ripartire compatta anche per tornare a governare la nazione”.