Buso del Valòn: il ghiacciaio scomparso? Purtroppo il sopralluogo scientifico in loco, sui Lessini, ora effettuato, conferma la fusione.
Una situazione irreversibile? “Temo di sì – risponde Leonardo Latella, sul posto come biospeleologo ed entomologo del Museo civico di Storia naturale di Verona – perchè è già il secondo anno che si ripete. A meno che non arrivi una nevicata straordinaria e poi la temperatura si abbassi quel che è necessario a ghiacciare, mi sembra impossibile che la realtà possa cambiare; rimane del ghiaccio sotto i sassi: abbiamo posizionato trappole e termometri per continuare comunque a monitorare“.
Quale lo scopo di questi accorgimenti? “Il monitoraggio delle specie presenti ci servirà a capire se e come la scomparsa del glacionevato influenzerà la comunità animale e quindi se alcune delle specie nivicole che trovavano rifugio in grotta in estate continuano a essere presenti. La scomparsa del glacionevato è poi una perdita, seppur ridotta rispetto ai grandi ghiacciai alpini, di una riserva di acqua per noi. Infatti l’acqua di fusione estiva andava ad alimentare la falda acquifera sottostante“.
Immagini gentilmente fornite da Matteo Bertoldo e Giorgio Annichini.