Istituire a Verona una sezione distaccata della corte d’appello di Venezia. È quanto chiede una proposta di legge presentata da Francesca Businarolo, deputato veronese del Movimento 5 Stelle già membro della commissione Giustizia. La proposta, con delega all’esecutivo è stata depositata nel momento in cui il ministero della Giustizia sta provvedendo alla riorganizzazione dei tribunali italiani. “Sono anni — sottolinea Businarolo — che i professionisti del foro di Verona chiedono l’istituzione di una Corte d’appello distaccata. Le ragioni sono collegate al buon funzionamento della giustizia nel nostro territorio. I numeri parlano chiaro: la Corte di Appello di Venezia è la terza, a livello nazionale, coprendo 4.905.854 abitanti, coincidendo con il territorio regionale. Tuttavia, in termini di magistrati della Corte d’appello, il Veneto può contare soltanto sul 4% del totale in Italia, ovvero il 4,2% per quanto concerne la procura generale, che devono occuparsi del 7.9% della popolazione italiana, dell’8% delle imprese, del 9,2% per cento degli occupati, del 13,7% dell’export, del 16,4% delle presenze turistiche. Davanti a questi dati non c’è da meravigliarsi se l’attività legale, nella nostra regione, incontra più di una difficoltà. Verona è il luogo ideale, essendo la città più popolosa del Veneto e geograficamente il capoluogo di provincia più lontano da Venezia per ospitare la sezione distaccata. L’istituzione della Sezione distaccata della Corte d’appello, inoltre, può diventare prodromica all’attivazione di ulteriori servizi, tra cui l’insediamento di una sezione investigativa antimafia, necessaria per il territorio veronese e del Veneto occidentale»”.
Analoga proposta è stata presentata dall’onorevole Ciro Maschio, di Fratelli d’Italia, anche lui deputato in Commissione Giustizia. “La Commissione — dichiara Maschio – ha calendarizzato alcune proposte di legge di riordino della geografia giudiziaria (Sassari, Monza, Abruzzo, etc.). È un momento propizio per rilanciare le nostre proposte chiedendone l’abbinamento per trattarle in commissione e in Aula. La scelta di puntare sulla Sezione Distaccata anziché sulla Corte d’Appello è motivata dal fatto che tale obbiettivo è ragionevolmente più perseguibile e potrebbe già essere una soluzione alla situazione di lentezza e sovraccarico nel quale versa la Giustizia veneta, nella quale un grande carico si contenziosi ricade sulle province di Verona e Vicenza. L’efficienza della Giustizia ricordiamo è anche uno degli obbiettivi strategici che l’Europa si aspetta dall’Italia sul PNRR e tutto ciò che aiuta parallelamente in tal senso è utile. È il momento di provare a cogliere l’occasione, facendo squadra come parlamentari veronesi e veneti al di là delle appartenenze partitiche, per cercare di portare a casa un risultato da decenni richiesto e atteso da cittadini e operatori del territorio”.