Nella giornata di martedì scorso i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Tregnago, impegnati in un servizio antibracconaggio in località Bolca del comune di Vestenanova, hanno sorpreso C.C., 55enne disoccupato residente in zona, intento a raccogliere i proventi dell’attività illecita di uccellagione da alcune reti di notevoli dimensioni collocate tra gli alberi di un frutteto.
Per attirare il maggior numero di prede nella rete erano stati collocati a terra alcuni rami di Sorbo degli uccellatori, delle cui bacche la piccola avifauna va ghiotta.
All’altolà dei militari l’uomo si è dato alla fuga ma, raggiunto non molto lontano, ha consegnato le carcasse di alcuni poveri volatili, tra i quali quattro pettirossi, una cinciallegra e un fiorrancino.
Nella successiva perquisizione domiciliare i militari hanno rinvenuto, all’interno di un freezer, ulteriori esemplari di avifauna protetta: due picchi rossi, un picchio muratore, tre merli, una cincia mora, un fiorrancino, due capinere, tre cinciallegre, dieci pettirossi e un frosone. Solo un esemplare di verdone, ritrovato ancora vivo ed in salute rinchiuso in una gabbia, è stato prontamente liberato in natura.
L’uomo è stato deferito all’A.G. per esercizio dell’attività di caccia con utilizzo di mezzi di cattura di massa (due reti di lunghezza totale di diciassette metri ca. di lunghezza e due e mezzo di altezza) in violazione agli articoli 3, 21 Lett. U e 30 Lett. E della Legge n. 157 del 1992 (reato che importa la pena dell’arresto fino ad un anno o dell’ammenda da euro 774 a euro 2.065) nonché, in quanto privo di licenza di caccia, per furto venatorio in violazione agli articoli 624 e 625 n. 7 del Codice Penale (reato con pena della reclusione da due a sei anni e della multa da euro 927 a euro 1.500).
Le reti da uccellagione e l’avifauna sono state poste sotto sequestro.