Il consigliere comunale della Lega Mauro Bonato sul nuovo C.d.A. di Acque Veronesi: “Si rispettino la volontà e le indicazioni dei Sindaci, massima espressione del territorio. Sono finiti i tempi in cui decideva una sola persona”.
“I sindaci rappresentano la massima espressione della nostra democrazia, sono la voce del territorio e dei loro cittadini. Se un primo cittadino avanza una proposta condivisa dalla stragrande maggioranza dell’Assemblea, il buon senso ed il rispetto della volontà popolare e del territorio impone che quella proposta venga accolta e rispettata”.
Mauro Bonato interviene sull’Assemblea dei Soci di Acque Veronesi, svoltasi qualche giorno fa, e sul possibile allargamento del numero dei componenti del futuro Consiglio di Amministrazione della società consortile, da 3 a 5 esponenti.
“Sono finiti i tempi in cui una sola persona si arrogava il diritto di nominare a suo esclusivo piacimento esponenti a lui vicini, escludendo e calpestando la volontà e le indicazioni dei soci. Soci che, come nel caso di Acque Veronesi, sono rappresentati proprio dai 77 Sindaci della provincia che hanno il diritto di manifestare ed indicare le esigenze e la propria rappresentanza sulle future scelte di una società che gestisce un servizio pubblico di fondamentale importanza a centinaia di migliaia di cittadini. Mi auguro quindi che la volontà e le indicazioni dei sindaci/soci vengano rispettate, tanto più se tali indicazioni, oltre ad essere condivise dalla maggioranza dei primi cittadini e consorziati di Acque Veronesi, vanno in una direzione di una maggiore rappresentanza territoriale, a garanzia di maggiori controlli ed un sempre più stretto rapporto tra l’azienda e la collettività. Tali vantaggi sarebbero inoltre a costo zero, senza nessun aggravio su bollette, costi e compensi, così come previsto dalla Legge Madia.
Acque Veronesi è un’azienda pubblica e tale deve rimanere – conclude Bonato – I Sindaci hanno tutto il diritto di manifestare le esigenze del territorio e dei loro concittadini”.