Annuncio ufficiale ieri, in piazza Bra’, della candidatura a sindaco di Verona di Patrizia Bisinella, compagna del sindaco ancora in carica Flavio Tosi, il quale ha dichiarato: “Avremo ancora responsabilità di governo. I cittadini veronesi chiedono che questa squadra continui a governare la città ed è quello che faremo. Ho già dimostrato in passato che non mi interessa Roma o altro, io rimango a Verona. Ringrazio tutti quelli che hanno condiviso questa scelta. Siccome voglio finire quello che ho iniziato e voglio continuare a lavorare per Verona, ho scelto Patrizia tra candidati molto forti e tutti credibili perché è capace e competente. Io continuerò a stare in consiglio comunale finché non finiremo di fare quanto abbiamo promesso di fare ai veronesi”.
Patrizia Bisinella ha proseguito: “Sono onorata e orgogliosa di far parte di questo gruppo che vuol continuare a mettersi a servizio della città. Se c’è qualcosa che ci contraddistingue da tutti gli altri è che siamo una squadra che ha dimostrato con i fatti ciò che è capace di fare in dieci anni di ottimo governo della città. I risultati sono chiari, tangibili, sono sotto gli occhi di tutti. Verona è una città di profilo non solo europeo ma internazionale, che ha saputo diventare modello di riferimento non solo in Italia. Vogliamo farla crescere ancora di più, porteremo avanti la visione che abbiamo della città per i prossimi anni“.
A fronte, il commento del 5 stelle Fantinati: “Dopo un tira e molla durato settimane, ecco la conferma della candidatura a sindaco della senatrice Patrizia Bisinella. Siamo di fronte al solito modus operandi della vecchia politica italiana. Perché dopo aver atteso il terzo mandato invano, Tosi che cosa fa? Gioca in famiglia e punta tutto sulla sua compagna, la senatrice Patrizia Bisinella. Così la “dinasty” di Tosi continua anche se, candidando in extremis la Bisinella, il quasi ex sindaco sottolinea soltanto quanto, tra le file di Fare!, siano rimasti in pochi e non capaci di amministrare una città piena di problemi lasciati proprio dalla sua amministrazione. Abbiamo bisogno di un sindaco ed una squadra di lavoro, competente e sul territorio. Noi del M5S siamo l’unico movimento capace di governare seriamente Verona“.
Al di sopra delle reazioni favorevoli e no, rimane il fatto che queste prossime elezioni si preannunciano tra le più movimentate degli ultimi anni per Verona e da qua all’11 giugno (eventuale ballottaggio il 25) è auspicabile che il tempo venga impiegato il più possibile a progettare realisticamente il futuro per la cittadinanza: Verona ha bisogno del giusto merito culturale e sociale, come città patrimonio Unesco e come centro nevralgico del Nord Italia e Sud Europa e per chi la governerà sarà bene andare oltre i colori di partito e agire politicamente, nel significato letterale dell’avverbio.