Verona città universitaria, città d’arte, città contemporanea.
Unendo tutti questi aspetti, l’ateneo scaligero compie un nuovo passo avanti grazie al progetto Contemporanea, piattaforma sui linguaggi della contemporaneità, sviluppata a partire dalla mostra di giovani artisti e artiste Contemporanee/Contemporanei esposta al Polo Santa Marta.
Oggi è stato inaugurato “Bios techne. Corpo ambiente e tecnologia”, il nuovo allestimento permanente d’arte contemporanea promosso dalla Commissione Contemporanea dell’Università di Verona, in collaborazione con le Associazioni Culturali AgiVerona e Urbs Picta, con l’Accademia di Belle Arti di Verona e con il contributo di Esu Verona.
I saluti istituzionali sono stati di Riccardo Panattoni, presidente della Commissione Contemporanea, di Sergio Cau, vicepresidente dell’Esu Verona, e Giorgio Fasol, presidente Agi Verona, cui è seguita la presentazione delle opere esposte da parte dei curatori Luca Bochicchio, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Verona, e Jessica Bianchera, presidentessa dell’associazione culturale Urbs Picta.
Erano presenti Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public Engagement e Monica Molteni, docente di Museologia e referente sezione arte Commissione Contemporanea.
L’esposizione, costituita da 29 opere della collezione AgiVerona allestite a Ca’ Vignal sulla base di una selezione appositamente pensata per entrare in dialogo con le attività di studio e ricerca in ambito scientifico e tecnologico che lì si svolgono, è un invito, rivolto a tutta la comunità, alla scoperta e al confronto con la contemporaneità.
“Ritengo che questa nuova esposizione d’arte negli edifici di Ca’ Vignal, sottolinei l’unicità del nostro ateneo nel panorama nazionale e internazionale”, afferma il Magnifico Rettore, Pier Francesco Nocini. “Con oltre 100 opere ormai distribuite nei diversi edifici dell’università, le nostre studentesse e i nostri studenti possono vivere la loro esperienza di studio immersi nelle proficue sollecitazioni che l’arte contemporanea ha sempre stimolato. Grazie a questa mostra, inoltre, portiamo la cultura a dialogare direttamente con la scienza, fornendo una ulteriore integrazione tra i poli umanistici e scientifici, in quella visione sempre più unitaria e transdisciplinare che ho sempre auspicato per il nostro ateneo”.
La mostra, curata da Luca Bochicchio e Jessica Bianchera, è suddivisa in tre aree tematiche, corrispondenti agli altrettanti piani dell’edificio Ca’ Vignal 3, a cui si lega una sezione introduttiva a Ca’ Vignal 1, emblematicamente rappresentata dalle opere di Loris Cecchini ed Elena Mazzi.
Il piano terra di Ca’ Vignal 3 si apre con un’introduzione ai temi toccati e approfonditi nei livelli superiori (corpo, ambiente, tecnologie, ma anche impegno civile e denuncia), con opere di Liudvikas Buklys, Claudio D’Angelo, Berlinde De Bruyckere, Piero Dorazio, Andrea Galvani, Cristobal Lehyt, Dana Lok, Emil Lukas, Elio Marchegiani, Sebastiano Sofia e Sabrina Torelli.
Le cinque fotografie di Adelita Husni-Bey, allestite sul primo ballatoio della grande scala interna, funzionano da raccordo con la sezione del primo piano.
Qui la riflessione si concentra sull’ecosistema (ambientale e sociale) e sui precari equilibri tra natura e sviluppo tecnologico, con opere di Michael Fliri, Invernomuto, Richard Long, Sandrine Nicoletta, Francesco Passalacqua e James Yamada. Al terzo piano, le opere in mostra affrontano in modo poliforme della struttura della vita umana, delle sue sfumature e possibili derive; allo stesso tempo, esse propongono riflessioni sul corpo biologico, ma anche su quello linguistico e strutturale dell’opera d’arte. Gli artisti coinvolti sono Mario Airò, Joseph Beuys, Luca De Leva, James Ferris, Christian Fogarolli, Jacopo Mazzonelli, Carlo Nangeroni e Luca Pozzi.
Sabato 6 maggio, alle 11, inoltre, sarà possibile partecipare a una visita guidata, su prenotazione, promossa dall’ateneo insieme a Urbs Picta.
Con l’inaugurazione sarà anche online il sito www.contemporanea.univr.it che offre un racconto ampio e approfondito del progetto “Contemporanea” in cui si inserisce anche “Bios techne. Corpo ambiente e tecnologia”.
Un sito che permetterà di rimanere informati sulle molteplici attività di ricerca e diffusione dei linguaggi della contemporaneità, oltre che un approfondimento sulle esposizioni d’arte contemporanea e sulle visite guidate.