Bertucco vede tutto grigio: “l’ambiente non si salva con prediche e protocolli”

 
 

Le prime due edizioni del “Mobility Day“, nel contesto più generale delle attività amministrative della giunta di Federico Sboarina, sembrano aver convinto tutti…o quasi.

Riceviamo e pubblichiamo lo stimolo e la riflessione su questi tempi del consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco.

Ciò che questa amministrazione ha fatto finora sul fronte della lotta allo smog è stato aggiungere il predicozzo delle domeniche ecologiche al pannicello caldo delle misure anti-inquinamento concordate a livello provinciale.

Beninteso, la sensibilizzazione è importante, ma se non viene seguita da misure concrete diventa pura ipocrisia. A differenza di quello che vuol far pensare l’amministrazione, non è necessario attendere la redazione del Piano urbano della Mobilità Sostenibile per intervenire con maggior vigore sull’emergenza smog.

Già da domani – prosegue Bertuccosi può cominciare a discutere con Provincia e Regione su come potenziare il trasporto pubblico. Misure di contenimento del traffico motorizzato privato possono essere introdotte in poche settimane. Invece si continuano soltanto a fare proclami e a firmare protocolli: come rileva anche l’ultimo rapporto Mal’Aria di Legambiente, il protocollo per la preservazione della qualità dell’aria nel bacino della Pianura Padana è arrivato già alla terza edizione nel giro di 4 anni.

Peccato che Regione Veneto e Provincia di Verona (così come il Comune di Verona) abbiano piani della mobilità vecchi di 30 o anche 40 anni, risalenti agli anni 90 o addirittura 80 e mai aggiornati.

 

 
 

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