“La variante 23 rimodulata ci dà ragione sull’eccessivo consumo di suolo agricolo.
Tuttavia la diminuzione di suolo agricolo prevista, da 784 mila a 645 mila metri quadrati (meno 18%), ancora non rende giustizia di un Pat nettamente sovradimensionato in cui “balla” qualcosa come un milione di metri quadri.
Tutto terreno vergine, agricolo, reso edificabile a seguito di incredibili errori di contabilizzazione della superficie agricola disponibile in città.
Ricordiamo che sono stati contabilizzati come agricoli i parcheggi dello stadio, le strutture sportive, perfino il verde degli spartitraffico”.
Dietro a quel “ci” la firma di Michele Bertucco, consigliere comunale capogruppo di Verona e Sinistra in Comune che, in questa nota politica, ritorna sulle vicende della Variante 23.
GIUNTA
La scelta dell’amministrazione Sboarina-Segala di non procedere alla revisione del Pat (peraltro legittima dopo 10 anni dall’approvazione) e portarsi avanti questi colossali errori di dimensionamento rende l’urbanistica veronese un puro esercizio di stile o, come più spesso accade, un vero e proprio assalto al territorio.
Le riduzioni vantate sono in realtà quelle già concordate in sede di trattativa tra i gruppi consiliari prima della rimodulazione. Su questo fronte non ci sono sostanziali novità.
Era scontato – prosegue la nota – che al Tiberghien non potessero andarci più di 7 mila metri quadri di commerciale. La precedente previsione di 15 mila metri quadrati superava perfino le richieste della proprietà. Nella scheda norma mancano però le previsioni del nuovo alberghiero, che da un punto di vista formale vengono messe in conto al Paqe di competenza regionale, ma all’atto pratico impatteranno sempre sugli stessi quartieri: San Michele e Borgo Trieste.
EX MANIFATTURA TABACCHI
Finisce fuori sacco anche l’alberghiero previsto all’ex manifattura tabacchi, e l’amministrazione non si preoccupa di dirci come verrà supportato dal punto di vista viabilistico in una situazione urbanisticamente già così compromessa.
Letteralmente tradite sono invece le promesse ai cittadini della Quarta Circoscrizione che avevano chiesto di preservare dall’edificazione l’area verde dell’ex Autogerma. La giunta Sboarina-Segala ha invece deciso che si costruirà anche sul verde.
CONCLUSIONE?
“Confermato anche il raddoppio di Rossetto in Corso Milano da 4 mila a 8 mila metri quadrati e tutti gli interventi residenziali non necessari a San Massimo, Chievo e Borgo Milano. Dove sta la rimodulazione???” – si chiede Bertucco.