Bertucco su Fondazione Arena: “Fatti dimostrano che non ero catastrofista”

 
 

Dopo l’approfondimento di Verona News (http://www.veronanews.net/corte-dei-conti-relazione-gestione-finanziaria-fondazione-arena-di-verona-ripetute-carenze-e-irregolarita/), riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune.

“La decisione della giunta comunale di trattenere il contributo comunale per la Fondazione Arena relativo agli anni 2017 e 2018 fino al saldo da parte della Fondazione stessa degli affitti arretrati del museo Amo, ha irritato non poco i sindacati che non erano stati coinvolti nella decisione e che hanno già una vertenza aperta sul ruolo degli aggiunti della Fondazione Arena.

Diversamente dagli annunci della campagna elettorale, questa amministrazione mostra di non riuscire a impostare con le maestranze e le organizzazioni sindacali un rapporto basato su correttezza, condivisione e trasparenza delle scelte.

Quanto alle accuse di catastrofismo che il Sindaco Sboarina ha rivolto al sottoscritto usando il linguaggio che già fu del suo predecessore Flavio Tosi, faccio notare che le mie osservazioni sonno basate su documentazione ufficiale della Corte dei Conti che fa riferimento alle carte acquisite dalla Guardia di Finanza nei vari accessi agli uffici della Fondazione Arena. Non sono cattivi auspici da Cassandra, ma nodi destinati a venire al pettine, esattamente come fu la vicenda del trasferimento dell’archivio bozzetti e figurini da Fondazione Arena ad Arena Extra.

Il rischio concreto, che l’amministrazione trascura, è che le mancate scelte del nuovo consiglio di indirizzo e del nuovo sovrintendente pregiudichino o vanificano l’ottimo lavoro che i commissari Fuortes e Polo avevano impostato. Le indagini della Fiamme Gialle non cadono infatti dal cielo.

Quanto al gravame dell’affitto del museo Amo, dire che esso verrà pagato con i proventi dell’extralirica significa soltanto spostare il problema: a parte il fatto che l’entità di tali proventi è sempre stata esigua, occorre mettersi d’accordo sul ruolo che dovrebbe avere l’extralirica: da statuto serve ad integrare il redditto della lirica e a trovare fondi necessari a manutenere l’anfiteatro Arena sollecitato dai concerti rock. Ora scopriamo che i fondi debbono pure mantenere il museo Amo la cui gestione, come scrive la Corte dei Conti, è stata avviata “in assenza di un’idonea istruttoria” e senza una “corretta ponderazione del rischio economico connesso all’impresa, violando l’obbligo di operare secondo criteri imprenditoriali e producendo rilevanti perdite per la Fondazione”.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here