La dimostrazione anti-tir di stamattina a San Massimo ha raggiunto gli scopi che il consigliere comunale Federico Benini si era prefissato: appena scorti i gilè catarifrangenti e il gruppetto di residenti che stazionavano in accesso al quartiere, un mezzo pesante ha fatto subito inversione di marcia tornando da dove era venuto, a prova che tra gli autisti c’è piena consapevolezza che quel tratto di strada è vietato al transito dei mezzi pensanti.
“La nostra azione – spiega Benini – non era diretta a sostituirci all’operato della polizia municipale ma soltanto a spronare l’amministrazione (da cui dipendono le decisioni su quante e quali forze schierare) a preservare l’ordine è il decoro di Verona”.
Per l’Assessore alla Sicurezza sono solo “colpi di teatro, con il consigliere Benini che se davvero vuol rendersi utile, invece che scendere in strada e fare il finto vigile, potrebbe partecipare al prossimo concorso per entrare in Polizia municipale. Saremmo ben felici di assegnargli i turni sulle strade più trafficate di San Massimo. Il suo comportamento di questa mattina è davvero irrispettoso nei confronti di tutti gli agenti che ogni giorno mettono a disposizione la loro professionalità per risolvere i problemi del traffico sulle maggiori arterie veronesi”.