“Barriere architettoniche? Con la Funicolare ne hanno creata un’altra” – Sboarina

 
 

Sboarina: «Basta con il vecchio sistema delle opere pubbliche. In tre anni stanziati solo 200 mila euro. Persino all’arrivo della nuova funicolare, il panorama non è per tutti»

Federico Sboarina, candidato sindaco del centrodestra, dopo il percorso di ieri con l’associazione Dismappa, chiarisce il suo pensiero sull’abbattimento delle barriere architettoniche:

«La discontinuità serve anche nell’abbattimento delle barriere architettoniche. Come avevo già anticipato, tre giorni fa, nell’incontro con Zaia, servono più risorse e oggi ne sono ancor più convinto. La certezza mi è venuta dopo l’esperienza di ieri, facendo un tragitto in carrozzina per il centro insieme con l’associazione Dismappa che lavora per una città accessibile a tutti.

Nel bilancio del Comune di Verona sono stanziati per l’abbattimento delle barriere architettoniche solo 200 mila euro nel 2017 e nient’altro fino a tutto il 2019. Basta con questo atteggiamento. Le opere pubbliche devono essere pensate nell’interesse della città, dove vivono anche le persone con disabilità motorie e dove si muovono anziani e mamme con i passeggini. 

Serve una discontinuità con i vecchi metodi di realizzare le opere, ma serve anche una discontinuità culturale nel pensare che le risorse per una città più accessibile non sono soldi per pochi. Meglio un’opera in meno ma per tutti, piuttosto che tante opere che escludono qualcuno.

Pensiamo, ad esempio, alla funicolare appena inaugurata. E’ l’esempio di come non si dovrà più fare. All’arrivo, nessuno dei punti panoramici è a portata di chi non si muove in autonomia. Ci sono gradini per la salire sulla terrazza e la lunga rampa termina nel piazzale di Castel San Pietro dove un marciapiede ininterrotto impedisce l’accesso al panorama. 

La stessa assenza di sensibilità è riscontrabile nel vallo dell’Arena, dove nessun cartello indica dove si trova la piattafoma per le carrozzine, spesso coperta da banchetti o da altre strutture. Infatti, la utilizza solo chi la conosce. 

Oppure in via Zambelli dove non è stata data nessuna risposta ad un disabile, che ha chiesto l’abbassamento di un gradino e dopo cinque anni ha cambiato casa senza che nulla fosse successo.  

Nell’elenco di priorità che porterò al Governatore Zaia ai primi di luglio, come già avevo anticipato giovedì, inserirò ai primi posti anche il tema delle barriere architettoniche».

 
 

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