Strade rosso sangue
1,42 e 1,47. Rimangono solo i numeri e il loro grido senza voce di una notte di mezza estate.
Sono, rispettivamente, i risultati della prima e della seconda prova alcolemica cui hanno sottoposto un 35enne di Rovereto (provincia di Trento); suo, infatti, il mortale compito di chiudere il sipario sulla vita di Corrado Ferraro, direttore commerciale e marketing della Fondazione Arena di Verona, morto alla guida della sua moto dopo essersi schiantato contro l’auto del trentino.
Le condizioni di Ferraro, che ha compiuto 56 anni lo scorso 23 luglio, sono risultate subito gravissime: trasportato in fin di vita all’ospedale di Borgo Trento, è morto nella notte a causa delle numerose ferite riportate.
È ancora in corso la ricostruzione da parte della Polizia Stradale delle cause e della dinamica dell’incidente. Sono le mura di Montorio, per ora, a circondare il destino del 35enne, in stato d’arresto con l’accusa di omicidio stradale aggravato.
La dinamica dell’incidente
Il trentino ha tamponato la moto di Ferraro che è rimasta incastrata sotto l’auto: i due mezzi hanno preso fuoco e sono andati completamente distrutti. Sul posto, oltre agli agenti della Polstrada per i rilievi, sono intervenuti i Vigili del fuoco di Verona per domare l’incendio.
Il cordoglio del sindaco Federico Sboarina:
“Non posso che esprimere il mio cordoglio nell’apprendere la notizia della improvvisa scomparsa di Corrado Ferraro, un manager esperto legato alla Fondazione Arena da oltre vent’anni e, per la quale, con grande passione ed entusiasmo, ha sempre dato il massimo del suo impegno professionale e umano.
A tutta la sua famiglia le più sentite condoglianze da parte di tutta l’Amministrazione comunale veronese”.