Fermo: «Diciamo basta a bandi pubblici ad personam e nomine apicali meramente politiche»
«Stop ai bandi pubblici costruiti ad hoc per stabilizzare personale delle municipalizzate, eludendo la normativa in materia di lavoro», ma stop anche «alle nomine apicali basate sulla mera appartenenza politica».
A chiederlo è Damiano Fermo, consigliere comunale in corsa alle primarie Pd, che questa mattina a Palazzo Barbieri ha presentato alla stampa la proposta delle audizioni pubbliche, uno strumento promosso dalla campagna di “Riparte il Futuro” (comunità digitale apartitica con già oltre 1 milione di aderenti, nata per tentare di sconfiggere la corruzione promuovendo la trasparenza e la certezza del diritto, https://www.riparteilfuturo.it/chi-siamo), per allargare la partecipazione, conoscenza e controllo delle aziende partecipate, all’intera cittadinanza, associazioni e parti sociali consentendo l’accesso agli incarichi di vertice a tutti i cittadini in possesso dei requisiti.
«Se già le procedure di selezione del personale dipendente sono, non di rado, indette con escamotage che limitano l’accesso a tutti i legittimi candidati a quella posizione (ad esempio prevedendo requisiti esclusivamente posseduti da un soggetto già individuato internamente), ciò avviene, a maggior ragione, quando si procede alle nomine apicali», ha spiegato Fermo, che sottoscrive la campagna di Riparte il Futuro.
«Quando nominiamo i presidenti delle partecipate attingendo soltanto dal paniere dei soggetti sponsorizzati dai gruppi consiliari del Comune, altro non facciamo che ostruire l’accesso ad altre competenze e meriti». Applicando il sistema delle audizioni pubbliche invece, «potremmo riportare a Verona la vera trasparenza, sull’esempio di altri comuni virtuosi. Bologna, per esempio, il 15 gennaio e il 15 luglio di ogni anno, pubblica l’elenco delle nomine e delle designazioni che si terranno nel semestre successivo, al fine di dare massima diffusione alla notizia e consentire a un’ampia platea di soggetti di candidarsi alla carica di vertice da ricoprire, inviando il proprio curriculum».
In caso di elezione a candidato sindaco, il consigliere Fermo ha già in mente di chiedere agli altri candidati sindaco l’adesione alla campagna Riparte il Futuro, «che prevede l’apertura delle candidature ai ruoli apicali delle Aziende comunali e partecipate a tutti i cittadini che si ritengano competenti, ovvero che le nomine, pur rimanendo prerogativa del sindaco, vengano decretate dopo un’audizione pubblica nella quale i candidati si presentano».
Lorenzo Dalai, membro della segreteria provinciale Pd, è quindi intervenuto con una personale testimonianza: «Quando sono stato nominato consigliere di amministrazione in Amia, della materia rifiuti conoscevo ben poco – ha detto – mentre in Atv sono entrato con una competenza specifica in quanto esperto di trasporto merci, ma altri colleghi nominati nella stessa azienda non avevano minima esperienza del settore, né della gestione del personale. Erano lì solo per consenso politico. Un meccanismo profondamente sbagliato perché in tal modo precludiamo l’ingresso nelle partecipate di competenze e risorse di cui la provincia di Verona non manca, dai docenti universitari agli imprenditori e professionisti con i numeri giusti per poter ricoprire anche certi ruoli di rilievo pubblico».