Attacco Hacker all’azienda ospedaliera, referti e documenti delicati sul web

 
 

“Duole constatare come i vertici dell’Azienda ospedaliera di Verona, all’indomani dell’attacco informatico del 23 ottobre scorso, abbiano giocato con le parole affermando che non c’era perdita di dati. Oggi, invece, scopriamo che i dati non sono andati persi, tuttavia i pirati informatici sono riusciti a copiarli e diffonderli in gigantesca quantità sul web. Non solo informazioni datate, come si continua ad affermare nel tentativo di sminuire, ma anche referti e documenti interni molto recenti e delicati”.

Così Anna Maria Bigon, consigliera regionale Pd e Franco Bonfante, segretario provinciale Pd Verona dopo la nota dell’azienda ospedaliera stessa.

“Non occorre essere dei tecnici informatici per sapere che tali dati sensibili possono costituire materiale per ulteriori attacchi a singoli e istituzioni. Senza contare l’enormità delle violazioni in materia di privacy.

La grave sottovalutazione dell’accaduto che i vertici aziendali continuano a manifestare si combina con l’assordante silenzio sulle misure da prendere con il nuovo sistema informatico che ancora non funziona. Introdotto a fine giugno, Il Sio continua a produrre lunghe e ingiustificate attese per l’utenza e a complicare ogni oltre limite tollerabile il già delicato lavoro di medici e infermieri. 

Basta con il rimpallo di responsabilità: se è vero che la responsabilità del bando è regionale, più precisamente di Azienda Zero, è altrettanto vero che i danni vengono subiti i da Verona e dai veronesi. E’ quindi insostenibile l’ossequioso silenzio che chi di dovere continua a mantenere su questo problema: da Verona deve partire la richiesta ferma di porre fine ai disagi, sospendendo il sistema in attesa di soluzioni definitive. E durante questo lasso tempo, evitare la sua implementazione in altri ospedali veronesi”.

 
 

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