Attacco Hacker all’Azienda Ospedaliera. Non solo solidarietà dei Sindacati

 
 

“Solidarietà all’azienda e ai lavoratori e alle lavoratrici che in questo momento si trovano in prima fila nello sforzo di arginare i danni ai sistemi informatici prodotti dall’attacco hacker in corso da stanotte negli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma, un fatto gravissimo che colpisce al cuore la nostra democrazia perché la sanità è una componente fondamentale della cosiddetta Costituzione materiale”.

Inizia con dichiarazioni di solidarietà la nota dei sindacati Fp Cgil, Nursing Up e Fials. Subito dopo però, le sigle chiedono soluzioni all’azienda ospedaliera, per una serie di malfunzionamenti che si trascinano da mesi

“Allo stesso tempo rinnoviamo l’invito a riprendere la strada del confronto al fine di fornire soluzioni concrete ai cittadini oltre che ai lavoratori a fronte della drammatica situazione in cui versano gli ospedali di Borgo Trento e di Borgo Roma, dove l’attacco hacker ha infierito su una organizzazione già resa gravemente deficitaria a causa dei malfunzionamenti del nuovo sistema informatico Sio-Trakcare.

Ad oggi alle 14.30 tutte le unità e i reparti sono bloccati sia a Borgo Trento che a Borgo Roma. Operatori e sanitari sono costretti ad operare a mano senza avere accesso al sistema informatico. Le terapie aggiunte dalle ore 23 di ieri sono andate perse. Nel corso della mattinata ogni unità ha ricevuto le procedure operative da seguire nel caso rimanesse il blocco informatico.

E questo è solo l’aggiornamento: prima dell’attacco informatico come organizzazione sindacali ragionavamo sulla impossibilità di processare tutti i campioni provenienti dal Centro Prelievi e da Anatomia Patologica. E’ un situazione grave e vergognosa di cui deve farsi carico l’amministrazione sanitaria e la politica responsabile della programmazione e delle scelte. 

In questo momento è necessario andare oltre la caricatura della vertenza che la Direzione ha cercato di disegnare: nessuna delle organizzazione sindacali scriventi è contro l’innovazione o l’informatizzazione, si chiede soltanto che l’innovazione funzioni e migliori il lavoro, e non che venga sperimentata sulla pelle di lavoratori e pazienti.

Quattro mesi di disagi ad oggi irrisolti, anzi aggravati dal nuovo evento dell’attacco informatico, portano legittimamente a pensare alla necessità di una profonda revisione del sistema anche e soprattutto in chiave di sicurezza”.

 
 

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