Assalto agli Scalzi: si commemora il 75°anniversario

 
 

Mercoledì 17 luglio, alle ore 18, si celebra il 75° anniversario dell’assalto al carcere degli Scalzi, per ricordare l’impresa del ’44 dei sei partigiani appartenenti ai G.A. P. (Gruppi di Azione Patriottica), guidati dal comandante garibaldino Aldo Petacchi, che avevano come obiettivo la liberazione del prigioniero sindacalista comunista Giovanni Roveda, detenuto a Verona dopo 17 anni passati tra carcere e confino.

Dopo l’assalto, i partigiani furono coinvolti in un aspro scontro a fuoco contro i militari fascisti repubblicani, durante il quale tutti vennero feriti e due, Lorenzo Fava e Danilo Preto, rimasero uccisi. I superstiti riuscirono a fuggire e l’ex-prigioniero fu trasferito prima a Milano e poi a Torino. Roveda non voleva essere liberato, presumendo la reazione violenta, e aveva raccomandato alla moglie, in contatto con i partigiani veronesi, di non prestarsi a questa azione, che invece avvenne: per questo non dimostrò riconoscenza, atteggiamento criticato  in alcune interviste rilasciate a posteriori da uno dei protagonisti, Emilio Moretto detto Bernardino.

Giovanni Roveda nell’aprile 1945 partecipò alle cinque giornate di Torino – la liberazione della città ad opera dalle formazioni partigiane – e fu successivamente nominato sindaco, fino al 1946, quando fu eletto deputato alla Costituente; diresse prima la Camera del Lavoro di Torino, poi la FIOM nazionale e infine, dal 1956, la “Federazione sindacale mondiale dei metallurgici”. Fu anche membro della Direzione del PCI, senatore, presidente dell’Istituto Nazionale Confederale di Assistenza.

Morì il 17 novembre 1962 a Torino in seguito a una flebite, conseguenza di un proiettile che l’aveva colpito durante l’evasione dal cdegli Scalzi e che non era stato possibile estrarre.

ProgrammaMercoledì 17 luglio, ore 18, raduno presso il Monumento di Don Chiot (Largo Monsignor Chiot e via Carmelitani Scalzi – Verona)

  • deposizione di una corona
  • il corteo raggiunge il cortile dell’ex carcere degli Scalzi
  • commemorazione dei caduti al Cippo a loro dedicato: deposizione della corona alla targa commemorativa
  • onori militari
  • saluto del sindaco Federico Sboarina
  • intervento dell’oratore ufficiale contrammiraglio (Aus.) Enzo Menconi
  • Ore 19 chiusura della manifestazione
 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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