ArtVerona, il mondo dell’arte protagonista a Veronafiere con 130 gallerie

 
 

Un tappeto multicolore di 400 metri quadrati come Red Carpet. È l’opera “etica” The rainbow brick road di Ugo Rondinone che da oggi accoglie i visitatori della 19ª edizione di ArtVerona, in programma a Veronafiere fino a domenica 13 ottobre. Il salone di riferimento per l’arte moderna e contemporanea, piattaforma di dialogo tra gallerie, collezionisti e sistema imprenditoriale, è curato per il quinto anno dal direttore artistico Stefano Raimondi, con la vicedirezione di Elena Forin.

Un format che è il risultato di un rapporto consolidato tra imprese e tessuto culturale del territorio, attraverso la collaborazione con ANGAMC – Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, partner storico e sostenitore della manifestazione, e la sinergia con le istituzioni pubbliche e private di Verona, primo tra tutti il Comune, i Musei Civici con la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, la Fondazione Cariverona, Palazzo Maffei Casa Museo, l’Università e l’Accademia di Belle Arti.

All’opening di ArtVerona sono intervenuti il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, e il vicepresidente, Romano Artoni, il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, e il presidente della Provincia di Verona, Flavio Massimo Pasini. Presenti anche l’amministratore delegato e il direttore generale di Veronafiere, Maurizio Danese e Adolfo Rebughini, e il presidente di ICE-Agenzia, Matteo Zoppas.

Il presidente Bricolo ha sottolineato la rilevanza della manifestazione come punto di incontro tra cultura e business: «Attraverso un percorso strategico e inclusivo che dialoga con il sistema imprenditoriale e il territorio, questa edizione di ArtVerona punta a sviluppare sinergie tra mondi diversi, sensibili ai linguaggi visivi contemporanei, con iniziative mirate a mercati sempre più attenti all’innovazione artistica. In questa direzione vanno anche le iniziative di cross-marketing che abbiamo realizzato con gli altri brand del Gruppo Veronafiere: Marmomac, Vinitaly, Fieragricola, Samoter e Fieracavalli».

Sono tre le sezioni espositive di ArtVerona 2024 (Main SectionInnovaCurated by), con l’adesione di 130 gallerie, a cui si aggiunge la partecipazione del mondo editoriale e degli spazi no profit.
Oltre al Red Carpet di Rondinone, Habitat si conferma uno dei progetti cardine del percorso di ArtVerona, quest’anno dedicato all’approfondimento dell’opera di due grandi maestri dell’arte italiana. L’Habitat in fiera è dedicato all’opera di Fabio Mauri, mentre Palazzo della Ragione, a Verona, ospita la mostra “Mario Merz. Il numero è un animale vivente“, che ripercorre vita ed opere di uno degli artisti di riferimento dell’Arte Povera. Potenziata anche l’offerta dei premi, che quest’anno sono 16, grazie al consolidamento di partnership con realtà aziendali, istituzionali e il supporto di collezionisti e privati.

La crescita della manifestazione è il risultato di una accurata attività di incoming che porta a Verona oltre 10mila tra collezionisti e professionisti, 700 dei quali ospitati in città. ArtVerona non è solo fiera, ma un laboratorio di idee e progetti che vivono durante tutto l’anno e che grazie a mostre, eventi e percorsi di avvicinamento, fanno dialogare tra loro differenti attori del territorio con le istituzioni culturali per promuovere l’arte e la bellezza in città, estendendo il perimetro della manifestazione oltre il quartiere fieristico.

Il programma culturale di Art&TheCity include mostre e installazioni come Borderland a Palazzo Maffei Casa Museo – con l’opera generativa digitale e interattiva di Manuel Gardina – e TOMORROWS-A Land of water, a Castel San Pietro, e la seconda edizione di Attraverso Veronetta, il percorso alla scoperta dei palazzi storici e di alcuni scorci suggestivi della città.
Ritorna anche LIVES! lo spettacolo ideato da Nicolas Ballario e Rodrigo D’Erasmo, con il racconto di un protagonista indiscusso dell’arte contemporanea, mixato in parole e musica: Jeff Koons.

 
 
Mauro Bonato
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.