ArtVerona: cambio ai vertici. Intervista ad Andrea Bruciati, chiamato a Villa d’Este e Villa Adriana

 
 

Una nomina di grande levatura scientifica, è stata definita dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini: Andrea Bruciati, già direttore artistico di ArtVerona | Art Project Fair dal 2013 al 2016, è il nuovo direttore dei due siti monumentali Villa d’Este e Villa Adriana a Tivoli, entrambi patrimonio UNESCO. «Ci congratuliamo e siamo al tempo stesso davvero orgogliosi per il nuovo prestigioso incarico di Andrea Bruciati, che vogliamo ringraziare per la passione e visione con cui ha svolto la direzione artistica di ArtVerona, e per la sua profonda preparazione che trova oggi un ulteriore riscontro a livello nazionale – ha dichiarato Guidalberto Di Canossa, vicepresidente di Veronafiere Spa – e ora si apre per la manifestazione la fase di valutazione curricula e candidature per l’individuazione della nuova direzione artistica, che verrà selezionata con la stessa lungimiranza e volontà di investire sulle eccellenze italiane che ha caratterizzato fino ad ora le scelte di Veronafiere-ArtVerona».

E l’interessato, che dice? Pronte le valigie? «Non solo valigie: sarà un vero trasloco, perché le grandi sfide portano ad un cambiamento radicale. È un incarico di grande portata e responsabilità, che per me diventerà unico a livello istituzionale: continuerò a formulare progetti espositivi, collaborazioni e a scrivere, ma questa direzione sarà impegnativa. Entrerò in una nuova dimensione che dovrò approfondire e dove spero di trovare i giusti interlocutori». E quale sarà la struttura del progetto culturale a Tivoli? «C’è la volontà di creare un unico organismo gestionale, di coordinare i due siti monumentali attraverso una sola piattaforma, per valorizzare con equilibrio, senza spreco di risorse, ma con intelligenza e lungimiranza». 

Passi dall’arte contemporanea alla moderna e classica: quale il tuo rapporto con i vari capitoli della storia dell’arte?«Non vedo fratture in questo passaggio; interpreto l’arte come circolarità, in cui dal futuro si va al passato e viceversa. L’indagine artistica è per me linfa vitale e il filo conduttore è la qualità, aldilà delle sistematizzazioni cronologiche».

Torni a trovarci a Verona?«Ho Verona oramai nel cuore: non mancherò». 

Andrea Bruciati, nato a Corinaldo nel ’68 e anima – tra le tante attività – di una galleria di arte contemporanea a Monfalcone che per anni è stata un faro nazionale, ha seguito ArtVerona dal 2013, innescando un processo di crescita tra gli appuntamenti nazionali di settore e connotandolo come luogo di ricerca e sperimentazione, teso alla valorizzazione del sistema dell’arte contemporanea italiana. Il suo incarico ora rientra tra i dieci assegnati pochi giorni fa dalla commissione governativa, insieme a Daniela Porro (Museo Nazionale Romano), Simone Verde (Complesso della Pilotta, Parma), Filippo Maria Gambarial (Museo delle Civiltà, Roma),Valentino Nizzo (Museo Etrusco, Roma), Andreina Contessa (Miramare, Trieste), Adele Campanelli (Parco dei Campi Flegreei), Rita Paris (Parco dell’Appia antica), Francesco Sirano (Parco di Ercolano), Fabrizio Delussu (Parco di Ostia Antica).

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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