Una selezione di 140 gallerie, di cui 35 presenti per la prima volta, 14 nuove realtà indipendenti e 20 nel settore editoria, 480 coppie di collezionisti vip italiani e stranieri ospitati in città, 30 in più rispetto al 2016: numeri che sono il biglietto da visita per la 13ª edizione di ArtVerona, in programma dal 13 al 16 ottobre 2017 alla Fiera di Verona. La manifestazione, sotto la nuova direzione artistica di Adriana Polveroni e forte della partnership con ANGAMC-Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, continua il percorso di crescita, puntando su innovatività e qualità delle proposte, con l’obiettivo di costituire sempre più uno strumento di promozione e valorizzazione per il sistema dell’arte italiano. Filo rosso di ArtVerona 2017 è il tema “Viaggio in Italia #backtoitaly”, simbolo del fascino che il Paese ha esercitato e continua ad esercitare sugli artisti.
La manifestazione è stata presentata alla Galleria d’Arte Moderna di Verona, con gli interventi di Romano Artoni, consigliere di amministrazione di Veronafiere, Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, Adriana Polveroni, direttrice artistica di ArtVerona, Francesca Briani, assessore alla Cultura del Comune di Verona, e Patrizia Nuzzo, responsabile della direzione artistica della Galleria d’Arte Moderna di Verona.
«ArtVerona sta puntando sempre più – ha spiegato Romano Artoni, consigliere di amministrazione di Veronafiere – sul connubio tra arte e impresa, sensibilizzando una specifica tipologia di pubblico verso questa forma di investimento. Come Veronafiere abbiano aderito al Premio nazionale Cultura+Impresa e le nostre rassegne internazionali come Vinitaly, Marmomac, Fieracavalli, Fieragricola e Samoter, grazie alla capacità di attrarre imprenditori da tutto il mondo, possono rappresentare nuovi contesti di sviluppo per ArtVerona. Non dimentichiamo inoltre il valore aggiunto del nostro territorio con cui la manifestazione ha uno stretto rapporto, coinvolgendone il tessuto economico, sociale e culturale».
ArtVerona, infatti, rafforza il suo aspetto di evento diffuso, fiera estesa nel tempo e nello spazio, con un calendario di eventi collaterali, tra cui le mostre “Il mio corpo nel tempo. Lüthi, Ontani, Opalka” alla Galleria d’Arte Moderna A. Forti di Verona (13 ottobre-28 gennaio), “Iconoclash. Il conflitto delle immagini”, al Museo di Castelvecchio (13 ottobre-7 gennaio), la cena-performance di Daniel Spoerri, con il suo “Banchetto Palindromo”. “Festival Veronetta”, invece, è il programma di live performance, workshop, talk e installazioni che coinvolge Soprintendenza, Università di Verona, Accademia di Belle Arti e negozi, bar, osterie dell’omonimo quartiere di Verona.
Al centro del progetto di ArtVerona, come sempre, la figura del collezionista, protagonista delle numerose iniziative di incontro, confronto e formazione organizzate insieme alle gallerie, agli artisti, ai curatori e ai direttori di musei, e con il loro coinvolgimento diretto del Consorzio Collezionisti delle Pianure. «Il mondo del collezionismo – ha commentato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – è l’elemento centrale su cui poggia tutta l’attività di ArtVerona. Vogliamo far sì che sia parte attiva all’interno del sistema dell’arte, iniziando da questa rassegna, in cui collezionisti devono sentirsi promotori e non soltanto fruitori. Per questo abbiamo investito per potenziare l’incoming dall’estero, per i giovani abbiamo selezionato opere di qualità con un prezzo entro i 5.000 euro, mentre a Castelvecchio è stata realizzata una mostra insieme a 21 collezionisti».
Nei due padiglioni della fiera dedicati al Moderno e al Contemporaneo sono cinque le sezioni espositive: Grand Tour e Scouting, novità di quest’anno, Main Section, Raw Zone e i8-spazi indipendenti. «Spero e intendo impegnarmi – ha detto Adriana Polveroni, direttrice artistica di ArtVerona – affinché ArtVerona possa dare, attraverso l’arte di cui è portatrice, un contributo di visione e fattivo per un maggiore collaborazione con le attività di Veronafiere. In questo senso la fiera va distribuita con alcune iniziative sull’anno anche per costruire in pubblico più attento. Ma per ora concentriamoci sulle novità di questa edizione, che vede rafforzata la spinta alla ricerca, rappresentata dalle due nuove sezioni: Grand Tour e Scouting. Senza dimenticare di impegnarci nel sostegno della nostra arte – da qui il titolo #backtoitaly – non in una prospettiva “local”, ma mettendo in dialogo il meglio della produzione artistica italiana con il meglio della giovane produzione internazionale».