“Un ulteriore segnale di vicinanza e una risposta immediata e concreta alla sofferenza degli operatori economici gravemente colpiti dall’emergenza COVID19, comprese quelle categorie colpevolmente dimenticate dal Governo Conte”.
Così la Lega di Verona, nelle parole della vice presidente della Regione Elisa De Berti e del commissario provinciale Nicolò Zavarise, in merito all’uscita del bando per la concessione dei ristori ad alcune categorie economiche colpite dalle restrizioni imposte per il contenimento del contagio.
La misura è rivolta alle aziende iscritte al registro delle imprese con una sede legale e operativa attiva in Veneto.
“Sono molte le categorie economiche colpite dalle restrizioni e siamo consapevoli che la misura non possa coprire i danni economici subiti; ma il Veneto c’è e dà un segnale forte di vicinanza, in particolare a chi era stato completamente dimenticato dai ristori del Governo Conte” spiega la vicepresidente della Regione Elisa De Berti. “Mi riferisco agli operatori del trasporto pubblico non di linea, rappresentato dai taxi e dal noleggio con conducente. Lo stop agli spostamenti ha determinato un crollo del turismo, degli eventi, dell’attività congressuale con gravi ripercussioni su chi opera nel comparto del trasporto. Le difficoltà del settore sono state più volte evidenziate dalla Regione del Veneto ma Roma le ha sempre colpevolmente ignorate. Per questo, anche a fronte dell’indifferenza dimostrata dalla politica nazionale, abbiamo deciso di intervenire stanziando 1,5 milioni di euro per la filiera trasporti persone a valere sul bando Ristori della Regione del Veneto pubblicato ieri e che resterà aperto fino al 3 marzo”.
“La Lega, non solo in questi mesi ma anche prima dell’emergenza covid è sempre stata al fianco degli operatori economici del territorio con provvedimenti volti a favorirne l’attività” riprende Zavarise, anche assessore al commercio del comune di Verona. “A maggior ragione adesso, e per questo va ringraziata la Regione, ogni sforzo dev’essere incentrato per salvaguardare il futuro delle nostre attività economiche e delle tante imprese che hanno patito i danni maggiori della pandemia”.
Il bando dispone di una dotazione finanziaria complessiva di 18,3 milioni di euro. I settori interessati ai ristori, individuati da specifici codici Ateco, sono quelli compresi nelle filiere eventi, trasporti persone, sport, intrattenimento, parchi divertimento e tematici, attività culturali e di spettacolo, commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, libri e articoli di cartoleria, gli ambulanti fieristici, gli esercizi all’interno di centri o parchi commerciali la cui attività è stata totalmente sospesa per effetto del DPCM 24 ottobre 2020 e successivi.