Arena: “Verona non è più una città sicura”

 
 

“Rapine e spaccate in attività commerciali, artigianali e nelle abitazioni private si moltiplicano: ormai è un bollettino di guerra quotidiano. Così non si può andare avanti, bisogna interrompere la spirale del degrado”.

Lo afferma Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona dopo gli episodi di queste ore nel veronese, dall’aggressione del pasticciere e della coniuge sulla soglia della propria casa a Santa Maria di Stelle, con relativa sottrazione di ingenti valori, fino alla distruzione dell’attività del barbiere in Corso Milano per un misero bottino di 200 euro, passando dalle rapine al negozio Zara in centro e al supermercato Lidl con relative aggressioni dei vigilanti.

“Così non si può andare avanti: le forze dell’ordine fanno il loro lavoro ma hanno le mani legate, o quasi, mentre la percezione di impunità arricchisce di giorno in giorno l’agenda degli eventi criminosi”, aggiunge Arena. “Verona non è più una città sicura”.

“Serve il contributo di tutti per uscire da questa spirale di violenza e soprusi prima che sia troppo tardi e Confcommercio è disposta a fare la propria parte per invertire la tendenza insieme a istituzioni e forze dell’ordine”, aggiunge il direttore generale Nicola Dal Dosso.  “Il tema della sicurezza è oggi al centro delle preoccupazioni dei cittadini e delle imprese; reati come furti, rapine e danneggiamenti incidono pesantemente sul tessuto sociale ed economico, mettono a repentaglio vite e danneggiano l’immagine di quello che una volta era un territorio felice”.