Approvate dalla Camera le norme in materia di reati contro patrimonio culturale

 
 

Nella seduta di giovedì 3 marzo, la Camera ha approvato nella seduta n. 650, in via definitiva, la proposta di legge: “Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale” (Approvata dalla Camera e modificata dal Senato) (C. 893-B​).


La Camera dei deputati ha definitivamente approvato il Progetto di Legge A.C. 893-B, che riforma le disposizioni penali a tutela del patrimonio culturale, attualmente contenute prevalentemente nel Codice dei beni culturali (d.lgs. n. 42 del 2004), e le inserisce nel codice penale. L’obiettivo della legge è quello di operare una profonda riforma della materia, ridefinendo l’assetto della disciplina nell’ottica di un tendenziale inasprimento del trattamento sanzionatorio.

La proposta definitivamente approvata dalla Camera (in attesa di promulgazione e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale):

  • colloca nel codice penale gli illeciti penali attualmente ripartiti tra codice penale e codice dei beni culturali;
  • introduce nuove fattispecie di reato;
  • innalza le pene edittali vigenti, dando attuazione ai principi costituzionali in forza dei quali il patrimonio culturale e paesaggistico necessita di una tutela ulteriore rispetto a quella offerta alla proprietà privata; 
  • introduce aggravanti quando oggetto di reati comuni siano beni culturali.

     In particolare, il provvedimento inserisce nel codice penale un nuovo titolo, dedicato ai delitti contro il patrimonio culturale, composto da 17 nuovi articoli, con i quali punisce, con pene più severe rispetto a quelle previste per i corrispondenti delitti semplici, il furto, l’appropriazione indebita, la ricettazione, il riciclaggio e l’autoriciclaggio e il danneggiamento che abbiano ad oggetto beni culturali. Vengono altresì punite le condotte di illecito impiego, importazione e esportazione di beni culturali e la contraffazione. Oltre alla previsione di specifiche fattispecie di reato, la proposta i legge prevede un’aggravante da applicare a qualsiasi reato che, avendo ad oggetto beni culturali o paesaggistici, provochi un danno di rilevante gravità. (foto Forte San Mattia)

Quando i reati contro i beni culturali siano commessi a vantaggio di un Ente, la proposta prevede l’applicabilità all’ente stesso delle sanzioni amministrative pecuniarie e interdittive previste dal D.Lgs. n. 231 del 2001.

Con finalità di coordinamento del nuovo quadro sanzionatorio penale con la normativa vigente, il provvedimento abroga alcune disposizioni del codice penale e del codice dei beni culturali.

Sugli stessi temi oggetto della legge, il Consiglio d’Europa ha promosso la stipula di una Convenzione internazionale, la c.d. Convenzione di Nicosia del 17 maggio 2017, volta a prevenire e combattere il traffico illecito e la distruzione di beni culturali.

Tale Convenzione – recentemente ratificata con la legge n. 6 del 2022 – entrerà in vigore il 1° aprile 2022 e si propone di prevenire e combattere la distruzione intenzionale, il danno e la tratta dei beni culturali, rafforzando l’effettività e la capacità di risposta del sistema di giustizia penale rispetto ai reati riguardanti i beni culturali, facilitando la cooperazione internazionale sul tema, e prevedendo misure preventive, sia a livello nazionale che internazionale.

In particolare, la Convenzione prevede che costituiscano reato diverse condotte in danno di beni culturali, tra cui il furto, gli scavi illegali, l’importazione e l’esportazione illegali, nonché l’acquisizione e la commercializzazione dei beni così ottenuti. Riconosce, inoltre, come reato la falsificazione di documenti e la distruzione o il danneggiamento intenzionale dei beni culturali.

Alberto Speciale

(fImmagine di copertina: Forta San Mattia, foto Alberto Speciale)

 
 
Alberto Speciale
Classe 1964. Ariete. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa, amante della trasparenza con un interesse appassionato, inesauribile, sfacciato, per i fatti degli uomini. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. "Sono responsabile di quel che scrivo non di quel che viene capito"

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