Antenne II Torricella Massimiliana: prove tecniche di abbandono. Le “Torricelle minigolf” nuova terra promessa?

 
 

Da qualche giorno l’Ufficio SUAP del Comune di Verona ha ricevuto diverse e ripetute richieste di pubblicazione di “Procedimenti autorizzatori relativi alle infrastrutture di comunicazione elettronica per impianti radioelettrici” ai sensi dell’art. 87, c. 4 del D.Lgs. 259/2003, Codice delle comunicazioni elettroniche. Trattasi di opere da realizzarsi sul traliccio presente tra la I Torricella Massimiliana e il ristorante “PIPER” di proprietà EI Towers Spa in via Torricelle n. 7/a.

Le opere da realizzarsi consistono nell’attivazione di impianti radiofonici FM su un nuovo sistema radiante da posizionare sul palo presso la postazione per teleradiocomunicazioni denominata “Torricelle minigolf” in via Torricelle 7/a. Il palo (traliccio) è di proprietà della società EI Towers Spa che gestisce un portafoglio di 3.700 siti, di cui  ben tre a Verona, inutile dire dove sono localizzati, e fornisce servizi integrati per le comunicazioni elettroniche a beneficio di: operatori di rete del settore televisivo, editori o consorzi di editori del settore radiofonico, operatori di rete del settore delle telecomunicazioni mobili, operatori wireless, enti di pubblica utilità e istituzioni governative. La mission di EI Towers è quello di consolidare il proprio ruolo di Tower Operator Indipendente e Leader in Italia nella gestione delle infrastrutture per tv, radio e telecomunicazioni e sviluppare ulteriormente la propria offerta dedicata alle reti televisive.

A seguito della fusione per incorporazione di 2i Towers Holding Spa e 2i Towers Spa in EI Towers Spa, efficace dal 29 marzo 2019, il capitale sociale di EI Towers Spa è attualmente detenuto direttamente al 60% da F2i TLC 1 Spa e per il 40% da Mediaset Spa.

Al momento in cui scriviamo questo articolo le ditte richiedenti l’attivazione di impianti radiofonici FM da installare sul traliccio presso la postazione per teleradiocomunicazioni denominata “Torricelle minigolf” in via Torricelle 7/a (lat. 45,467113 – long. 11.007028) risultano essere sette: O-SPHERA Srl; RADIO 80; CEREA MAURO per conto di ELEMEDIA Spa; P -SPHERA Srl; A.C.R.C.-Associazione Culturale Radiofonica Comunitaria; RADIO ZETA Srl; RADIO PACE Associazione per l’Annuncio Cristiano della Pace.

Con l’occasione ricordiamo che in merito alla questione della II Torricella Massimiliana di Verona, dove insistono antenne radiotelevisive di pacifica illegittima installazione, la Conferenza di servizi convocata (nel 2018), per verificare l’eventuale sanabilità dei tre tralicci esistenti nell’area, non ha dato esito positivo, avendo raccolto il parere negativo sia della Regione Veneto, sia della Soprintendenza, sia del Comune di Verona. A seguito del dissenso delle Amministrazioni coinvolte nel procedimento, l’Agenzia del Demanio ha attivato tutte le procedure necessarie a ripristinare la legalità sul sito, fra cui il riavvio dell’iter di sgombero che era stato sospeso durante lo svolgimento della conferenza. Per consentire a tutti i soggetti coinvolti di rimuovere e spostare le apparecchiature e ripristinare l’area secondo le indicazioni della Soprintendenza sono stati assegnati 240 giorni, al termine dei quali è prevista, con la Soprintendenza, la verifica dell’effettivo ripristino del sito al suo stato originario.

Senonché il sopralluogo previsto per il giorno 6 marzo 2019 (un anno fa) presso la II Torricella Massimiliana non si è svolto in quanto con un comunicato stampa l’Agenzia del Demanio ha informato che sono stati attivati ricorsi al TAR, per ottenere la sospensiva del provvedimento di sgombero e ripristino dei luoghi, così come previsto dalle decisioni assunte in Conferenza di Servizi del luglio 2018, da parte delle seguenti undici delle quattordici società che hanno impianti e attrezzature sulla e nella II Torricella:

Associazione per L’Annuncio Cristiano della Pace Radio Pace; Trasminet S.a.s.; Radio Universal Verona S.r.l.; P-Sphera S.r.l.; E-Sphera S.r.l.; Consorzio Reti Nordest S.C.A.R.L.; A.C.R.C. Associazione Culturale Radiofonica Comunitaria; Radio Lagouno S.r.l.; O-Sphera S.r.l.; Radio Zeta S.r.l.; Rtl 102.500 Hit Radio S.r.l..

Come verificabile sette delle ditte richiedenti l’attivazione di impianti radiofonici FM da installare sul traliccio presso la postazione per teleradiocomunicazioni denominata “Torricelle minigolf” sono le stesse che hanno attivato il ricorso al TAR per ottenete la sospensiva del provvedimento di sgombero e ripristino dei luoghi come previsto dal Demanio.

 Ma qual’è la storia di questa nuova “terra di Canaan”, la “terra promessa” degli antennisti? Il fil rouge anche di questa storia muove dall’abusivismo nell’abusivismo, l’antenna è stata infatti oggetto di domanda di sanatoria ai sensi della Legge 47/85 (condono edilizio) rilasciata in data 25.10.1996.

(foto antenna Piper come condonata nel 1996 (detta anche I Torricella o Torricelle minigolf)

Con Denuncia di Inizio Attività e autorizzazione paesaggistico-ambientale rilasciata in data 18.06.2014, è stato sostituito il palo porta antenne per i nuovi servizi in digitale. Successivamente seguito di controlli eseguiti nel 2015 dal Comune di Verona – Ufficio Attività Edilizia SUAP – SUEP, “(…) è stata riscontrata la realizzazione del traliccio in difformità dai sopra individuati titoli abilitativi, in particolare si rilevava la presenza di tre piattaforme in ferro poste lungo il palo non rappresentate nelle tavole grafiche e posizionamento difforme di alcune parabole. Per dette difformità è stato avviato il procedimento sanzionatorio”.

(foto antenna Piper modificata con aggiunte piattaforme e maggiori dimensioni,  in seguito sanate)

Il traliccio infatti, alto 30 metri, era (doveva essere) un semplice palo provvisorio che avrebbe dovuto facilitare il trasporto del segnale in Valpantena.

L’ipotesi di una delocalizzazione delle antenne sul vicino traliccio situato proprio a ridosso della I Torricella Massimiliana, scaturisce probabilmente proprio dallo sgombero che gli antennisti dovranno, prima o poi realizzare a seguito della liberazione della II Torrricella. In tal senso attendiamo la pubblicazione esito sentenza TAR dell’ 8 gennaio 2020 in merito alla legittimità dell’ordinanza di sgombero emessa dal Demanio.

Le richieste repentine presentate all’unisono dalle sette aziende richiedenti potrebbe essere letta come se le stesse abbiano già informalmente conosciuto l’esito della Sentenza del Tribunale Regionale  e conseguentemente hanno rappresentato al Comune di Verona e alla Soprintendenza, la volontà di eliminare tralicci, antenne ed installazioni realizzate sul sito della II Torricella Massimiliana, a fronte dell’autorizzazione alla delocalizzazione degli stessi presso altro traliccio attualmente esistente a ridosso della I Torricella Massimiliana, in via Torricelle 7/a, con previa conseguente modifica delle dimensioni dell’attuale struttura.

Il contesto ambientale dove si colloca la I Torricella Massimiliana e dove si trova il traliccio in oggetto è il medesimo della II Torricella Massimiliana, cambia la proprietà del terreno mentre i vincoli di tutela sono gli stessi.

Per la Soprintendenza (in merito ai tralicci della “II Torricella”, situazione identica al traliccio della “I Torricella”) “i tralicci risultano incompatibili con la conservazione dell’immobile medesimo e con il contesto paesaggistico di riferimento in cui essi sono inseriti, in quanto arrecano pregiudizio alle zone tutelate interessate dalla loro presenza, non possono essere altresì indicate, ai sensi dell’art. 14bis, c. 3 della Legge 241/1990, modifiche indispensabili per una valutazione positiva della richiesta di compatibilità  dei manufatti in argomento, in quanto non si ravvisano misure di mitigazione tali che possano rendere compatibile il mantenimento di tali manufatti con il bene culturale, atteso che gli stessi non risultano congrui rispetto ai peculiari caratteri storico, tipologici, ambientali e architettonici, e pertanto inserendosi in modo discordante con il contesto circostante, snaturano sia l’immagine del complesso monumentale che la sua percezione nel pregevole ambito paesaggistico di riferimento”.

Per il Comune di Verona: “l’ambito in oggetto oltre che alle cime e ai crinali, è sottoposto alla tutela di “conteso figurativo delle ville/cortili/edifici storici nel paesaggio aperto”(art. 57 delle NTO del PI), ambito a norma dell’art. 40 comma 4 della L.R. 11/2004 e dell’art. 14.04 delle NTA del PAT, identificato come “area inedificabile in quanto gli elementi di grande valore storico-architettonici che si intendono tutelare risultano attentamente connessi con la scenografia naturale e antropizzata, loro impareggiabile fondale; tale percezione congiunta non deve essere interrotta da elementi detrattori e deve essere garantita l’integrità percettiva degli ambiti spaziali di pertinenza”.

Per la Regione Veneto: “L’area identificata come “Sistema dei beni storici-culturali-Forti storici” (art. 60 NTA) si trova a solo un metro dal traliccio”.

Per quanto sopra è evidente che il solo e semplice fatto di modificare il traliccio, anche solo di 1 metro, con aumento delle sue dimensioni ed implementazione degli apparati già presenti, rappresenterebbe un grave e ulteriore pregiudizio ai valori paesaggistici, storici ed architettonici tutelati dai vincoli e riaffermati dagli Enti preposti alla salvaguardia delle bellezze naturali ed architettoniche e al governo del territorio.

Raggiunto telefonicamente il portavoce del Comitato Contro le Antenne sulle Torricelle, Marco Caltroni, afferma che: “Il Comitato ha più volte indicato come soluzione possibile il trasferimento delle apparecchiature della II Torricella Massimiliana in altri siti già individuati dalla Regione (Delibera Regione Veneto n.3002 del 20.10.09), siti che hanno lo stesso spettro di copertura del sito “Torricelle”. Abbiamo inoltre scritto ed incontrato il nuovo Soprintendente Vincenzo Tinè al quale, in merito all’ipotesi di delocalizzare tralicci e antenne dalla II Torricella al traliccio presente a ridosso della I Torricella (modificandolo in altezza anche di un solo metro), abbiamo ricordato quanto già stabilito e dichiarato da questa Soprintendenza in merito alla presenza di tralicci sulle Torricelle (anche in zone sottoposte al ‘solo’ vincolo paesaggistico con riferimento specifico al traliccio della parrocchia di S. Mattia):’costituisce una presenza estremamente stridente nel pregevole  contesto circostante che comporta un ‘alterazione sostanziale sullo stato dei luoghi che rappresenta un elemento avulso e fortemente prevaricante all’interno della zona collinare cittadina riconosciuta di notevole interesse pubblico … la presenza della struttura in questione pregiudichi fortemente l’immagine della zona collinare cittadina  e rappresenti un intervento lesivo dei valori storici, architettonici e paesaggistici tutelati dal vincolo’.

Infine il Comitato lancia una domanda aperta a tutte le istituzioni: “Perché premiare, concedendo lo spostamento sul traliccio collocato a ridosso della I Torricella (magari aumentandolo in altezza), chi ha occupato abusivamente per decenni un bene pubblico, chi ha costruito tralicci abusivi, chi ha devastato un  bene pubblico, chi non ha  dimostrato  nessuna forma d i collaborazione (se non in extremis), chi non rispetta le leggi?”.

L’Assessore all’Ambiente-Urbanistica del Comune di Verona, Ilaria Segala ci riferisce che “durante questa settimana si sarebbe dovuto svolgere l’incontro congiunto con il tecnico incaricato dagli antennisti per poter analizzare le zone di Verona dove poter installare le antenne. Anche il settore Ambiente del Comune di Verona ha realizzato la mappa delle aree dove non si può procedere ad alcuna installazione di antenne e la zona del “Piper” è tra queste.”

Continueremo, da soli e senza sosta, a seguire questa vicenda consapevoli che, come ha detto Gianni Rodari,: Nel paese della bugia, la verità è una malattia.

Alberto Speciale

 

 

 
 
Alberto Speciale
Classe 1964. Ariete. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa, amante della trasparenza con un interesse appassionato, inesauribile, sfacciato, per i fatti degli uomini. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. "Sono responsabile di quel che scrivo non di quel che viene capito"

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