“Su Ca’ Filissine, a Pescantina, si è voltato pagina. Non si parla più di discarica, ma finalmente di bonifica. Gli unici che fingono di non accorgersi che è in corso un deciso cambio di passo sono i rappresentanti del Partito Democratico”.
Lo afferma il consigliere regionale della Liga Veneta Marco Andreoli, che replica ai parlamentari del Pd Alessia Rotta e Diego Zardini, “i quali hanno accusato la Regione Veneto e il Comune di Pescantina di non agire per la messa in sicurezza del sito. Niente di più falso, l’iter sta procedendo in maniera spedita nonostante l’importanza e la complessità, anche da un punto di vista amministrativo e giuridico, dell’intervento di bonifica”, sostiene Andreoli.
“Il 29 dicembre 2020 la giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione tra Regione Veneto e Veneto Acque, per assegnare alla società l’esecuzione dell’intervento di messa in sicurezza e bonifica dell’ex discarica, dando così attuazione alle disposizione contenute nell’accordo di programma. La delibera di giunta ha incaricato inoltre il direttore responsabile della Direzione Ambiente di provvedere all’impegno di spesa di 33 milioni di euro a favore di Veneto Acque. Quindi Rotta e Zardini non sono nemmeno informati bene, in quanto parlano di 16 milioni di euro. Nei giorni scorsi, l’1 marzo, la Regione Veneto ha comunicato al Comune di Pescantina il parere favorevole del Nucleo per la valutazione degli investimenti pubblici (NUVV)”, prosegue Andreoli.
Secondo il consigliere regionale della Liga veneta “la polemica del Pd appare quindi veramente fuori contesto. Il parlamentari sbagliano le cifre e sbagliano anche il bersaglio, forse sono distratti dai problemi interni a livello nazionale. Intanto continuano a strumentalizzare una vicenda complessa, su cui il ministero dell’Ambiente, la Regione e l’amministrazione comunale stanno da mesi remando nella stessa direzione. Occorrerebbe un impegno comune da parte di tutte le forze politiche, invece dal Pd, sia a livello parlamentare che a livello locale, assistiamo ad un atteggiamento irresponsabile nei confronti dei cittadini, che hanno già sofferto a lungo per questa ferita inferta in passato al territorio e che invece ora possono finalmente guardare al futuro con fiducia”.