Eppur si muove. Controcorrente rispetto a tutti gli altri capigruppo delle opposizioni seduti a Palazzo Barbieri, Michele Bertucco premia l’inchiesta sul curriculum Taroccato in Amministrazione Trasparente di Legramandi e va a protocollare l’INTERROGAZIONE 880.
Un atto di coscienza (qui il documento integrale https://www.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=14555&onum=880&odata=2016&tipo=19), al quale l’Avv. Enrico Toffali, Assessore alle Partecipate, dovra’ necessariamente rispondere entro un mese.
Quattro i quesiti da sviscerare:
1) Il Comune di Verona vigilerà sull’accaduto in Amia?
2) Quale “qualificata e comprovata competenza per studi compiuti, per funzioni svolte presso aziende pubbliche e/o private, per funzioni svolte ed esperienze acquisite, per qualifiche professionali o per attività di lavoro” ha il Sig. Legramandi per essere nominato prima PRESIDENTE E POI VICEPRESIDENTE DI AMIA?
3) Quali sono le motivazioni che hanno consentito al sig. Stefano Legramandi una carriera così rapida in AGEC?
4) Il Comune di Verona intende segnalare all’autorita’ competente il “taroccamento” effettuato nell’area trasparenza della società AMIA del Curriculum Vitae del sig. Stefano Legramandi?
La replica, puntuale, circostanziata e chiarificatrice è attesa (forse) a stretto giro di posta.
Nel frattempo annotiamo che diversamente da quanto riportammo, la classe politica non è completamente avariata. Nel guazzabuglio di VOTATI poco affidabili, qualche esempio virtuoso c’è.
FERMO, BERTUCCO (PD) E CROCE (VERONA PULITA) con senso civico tengono alta l’attenzione e incalzano le ISTITUZIONI.
Un ginepraio che poco interessa ai tosiani, che a dispetto del FARE!, a tutt’oggi non ritengono sia necessaria ALCUNA VERIFICA a carico del loro amministratore.
Imbarazzante il silenzio dell’Ufficio Stampa del Comune di Verona, diretto dal dott. Bolis, per nulla propenso ad informare su quali siano le considerazioni del Sindaco Tosi, che LEGRAMANDI l’ha nominato. Dettagli..
Michele Coratto
Sarebbe interessante capire l’attività svolta dai componenti dei vari CDA delle partecipate/AGEC (az. speciale) in merito ai necessari approfondimenti, valutazione, attività utili ad agire e rimuovere vere e proprie posizioni di privilegio, spreco, ed aggiungo io l’umiliazione a cui i lavoratori (veri e propri eroi a difesa della “cosa” pubblica) sottostanno quotidianamente. È da mesi che Femca CISL chiede seri interventi utili a far funzionare AGEC …Risposta? Si tagliano gli straordinari con motivazioni surreali su funzioni aziendali cardine. Ben venga una sana indignazione “da campagna elettorale”…Consiglio tuttavia alle stesse forze politiche di esercitare quotidianamente le loro prerogative.