“L’idea del brand proposto da Michele Croce troverà fattibilità solo quando sarà effettivamente funzionante la piattaforma turistica territoriale, con risorse pubbliche ed investimenti privati, questi ultimi al momento quasi totalmente assenti. Creare quanto proposto necessità di centinaia di migliaia di euro di risorse da investire nella creazione del brand, nella promozione dello stesso, nello studio del merchandising, nella produzione di adeguato campionario, nella creazione di una rete vendita con ricerca di location adeguate e tutto ciò che ne consegue”.
L’assessore al Turismo Ambrosini boccia con fermezza la proposta di Croce, incasellandola con fermezza tra le utopie.
“Fino a quando – riprende l’Assessore – la Regione Veneto, che è titolare della delega al Turismo, rimanda ogni forma di contribuzione per la gestione dei servizi essenziali quali l’informazione ed accoglienza o la promozione totalmente ai Comuni e non finanzia in alcun modo queste attività, non ci sarà assolutamente spazio per tentare di creare un’efficiente operazione di merchandising, perché tutte le risorse saranno destinate alla gestione dei servizi essenziali come si sta facendo ora”.