Riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune.
“Un dato sintetico della situazione di forte sofferenza in cui si trova la città dal punto di vista ambientale proviene dal confronto tra il verde urbano fruibile, che secondo il rapporto Legambiente occupa soltanto il 4,32% della superficie comunale, pari a 33 metri quadri per abitante, e la superficie cementificata o impermeabilizzata, che invece ammonta a ben il 33,7% della superficie comunale, pari a 260 metri quadri per abitante. Una cifra che minaccia di salire a 290 mq/ab tenendo conto di tutte le previsioni urbanistiche in essere, comprese quelle dettate da Piano d’Area Quadrante Europa con mega-interventi quali la nuova Contina, Porta del Nassar, Agorà della Croce Bianca, Ex Tiberghien ecc.
Sotto questo aspetto la politica urbanistica dell’amministrazione non è affatto chiara, lo sviluppo del sistema dei parchi urbani resta al palo e lo stesso strumento di pianificazione comunale, il Pat, rimane altamente sovradimensionato rispetto alle reali esigenze e previsioni di crescita della popolazione (300 mila abitanti che non verranno mai raggiunti…).
Anche con la Variante 23 l’amministrazione ha continuato a far costruire case malgrado i dati ufficiali raccontino di 10 mila appartamenti sfitti in città e – paradosso nel paradosso – mille concittadini con gravi problemi abitativi.
Tutto questo significa che a mancare non sono le risorse ma una politica adeguata alle esigenze dei veronesi. Lo vediamo anche nel settore della mobilità dove malgrado gli annunci non si registra alcun spostamento di traffico dalle auto ai mezzi pubblici e sostenibili. Un altro dei paradossi di questa città è che le bollette dell’acqua continuano ad aumentare ma di ridurre le perdite del servizio idrico non se ne parla”.